IL CASO

Bitcoin, nuovo tonfo del 16%: in 10 giorni bruciati 1.220 miliardi di dollari

Altro capitombolo della moneta virtuale numero uno al mondo, ora assestata in area 35 dollari, dopo lo “schiaffo” della piattaforma cinese Huobi, che ha sospeso alcuni prodotti a seguito del giro di vite di Pechino

Pubblicato il 24 Mag 2021

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Nuovo tonfo del Bitcoin: la criptovaluta numero uno al mondo si è assestata in area 35 dollari dopo essere crollata nelle ultime ore del 16% circa, a 31.772,43 dollari stando ai dati di Coin Metrics, rispetto ai 35.891,20 dollari di venerdì scorso. A conti fatti il Bitcoin rimane in crescita del 268% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ma, insieme all’Ethereum, ha perso il 50% circa rispetto ai record riportati il mese scorso.

I forti smobilizzi hanno fatto seguito alla notizia relativa alla decisione della piattaforma di scambio delle criptovalute Huobi, cinese, di ridurre o sospendere alcuni servizi e prodotti in alcuni paesi del mondo, fermando contestualmente i suoi servizi di mining in Cina, in risposta al giro di vite sul mondo cripto imposto da Pechino. Fondata in Cina, Huobi offre servizi cripto a Hong Kong, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti. Nell’agosto del 2018, ha fatto il suo debutto in Borsa quotandosi a Hong Kong.  Il titolo crolla di oltre -18%.

Tutto è iniziato con il tweet di Elon Musk

Di fatto, in 10 giorni le criptovalute hanno bruciato 1.220 miliardi di valore. E’ quanto emerge confrontando i dati storici di Coinmarketcap, il principale osservatorio online del valore delle criptovalute. Il 12 maggio le 10.013 monete digitali esistenti capitalizzavano circa 2.500 miliardi di dollari. In queste ore il loro valore e’ sceso a 1.280 miliardi.
Tutto è cominciato proprio il 12 maggio con un tweet di Elon Musk dove annunciava che Tesla non avrebbe più accettato Bitcoin come mezzo di pagamento, in quanto energivoro e poco sostenibile dal punto di vista ambientale. A questo si e’ aggiunto il giro di vite delle autorità cinesi sulle monete digitali, annunciato il 19 maggio, che ha accentuato la tendenza ribassista.

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Ieri il nuovo crollo di Bitcoin, che da solo capitalizza circa il 47% di tutte le criptovalute, ha fatto scivolare la quotazione tutte le altre monete digitali. Ethereum, la seconda cripto per capitalizzazione, ha ceduto il 21,68% a 1.847 dollari. Cardano ha perso il 27,16% a 1,11 dollari, Dogecoin il 20,29% a 0,27 dollari.

L’Ethereum, dal canto suo, ha bucato al ribasso anche la soglia di 2.000 dollari, precipitando del 18% circa a 1.868,79 dollari. Ancora prima, era affondato a 1.733,58 dollari, rimanendo comunque in rialzo del 159% dall’inizio dell’anno e di oltre +840% su base annua.

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