LA NOVITA'

Identità digitale, Infocert punta sullo standard vLei

La società del Gruppo Tinexta aderisce al programma Gleif e adotta per la propria piattaforma Dizme la credenziale verificabile crittograficamente che contiene il Legal Entity Identifiers, il codice identificativo delle persone giuridiche reso obbligatorio dalla Mifid II

Pubblicato il 23 Dic 2020

Domenico Aliperto

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InfoCert aderisce al programma di sviluppo intersettoriale promosso dalla Global Legal Entity Identifier Foundation (Gleif) per supportare a livello globale la diffusione del vLei. Il vLei è una credenziale verificabile crittograficamente secondo gli standard W3c e contenente il Lei (Legal Entity Identifiers), il codice identificativo delle persone giuridiche reso obbligatorio dalla Mifid II per poter operare sui mercati finanziari: InfoCert, già Lou (Local Operating Unit) autorizzata da Gleif, adotterà il vLei come standard di identificazione all’interno del proprio ecosistema Dizme, la piattaforma decentralizzata di identità digitale basata su blockchain.

Cosa consente di fare lo standard vLei

Novità dirompente del vLei è che consentirà la verifica dell’identità giuridica tra controparti, in modo univoco e completamente automatizzato, anche al di fuori dei mercati finanziari. In questo modo, il vLei – che di volta in volta potrà essere associato a set di credenziali specifiche, per esempio verticalizzate per settori di mercato – diventerà abilitatore di un numero sempre maggiore di attività di business digitali. Tra queste: l’approvazione di transazioni e contratti commerciali, l’onboarding di nuovi clienti, la gestione di flussi informativi all’interno di reti aziendali di import-export e supply chain, oppure la presentazione di documenti e rapporti normativi.

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Inoltre, la verifica dell’identità giuridica delle entità legali dotate di vLei sarà automaticamente estesa anche alle persone fisiche che coprono ruoli di interesse all’interno di tali entità.

“Siamo convinti che il vLei costituisca un’incredibile opportunità di crescita per l’intero settore B2b a livello globale e per questo abbiamo risposto con entusiasmo all’iniziativa promossa dal Gleif”, dichiara in una nota Daniele Citterio, Cto di InfoCert. “Le ‘verifiable credential’ sono già alla base del modello Dizme e il vLei ne costituisce un’estensione naturale, che consentirà di aggiungere un ulteriore livello di trust alla nostra piattaforma nel suo complesso”.

I vantaggi dell’approccio complementare con Innolva

Implementando il vLei in Dizme, InfoCert potrà verificare istantaneamente l’identità giuridica sia degli issuer – i partner che contribuiscono alla crescita del network con i propri set di credenziali – sia dei verifier – le terze parti che utilizzano tali credenziali all’interno dei propri processi. Ma non solo. Operando in sinergia con Innolva, altra società del Gruppo Tinexta (a cui fa capo Infocert) specializzata nei servizi di Credit & Information management in ambito corporate e finanziario, InfoCert integrerà nei “Dizme vLei” una serie di informazioni di dettaglio – per esempio creditizie, immobiliari, pregiudizievoli, oppure relative ai poteri di firma – che potranno a loro volta dar vita a nuovi modelli di business. Il database Innolva vanta miliardi di datapoint da innumerevoli fonti dati ufficiali e da fonti aperte. Ogni dato segue un processo di classificazione, razionalizzazione, normalizzazione e rielaborazione finalizzato a garantire nel tempo qualità e consistenza dell’informazione.

“Innolva, garantendo l’accesso al suo patrimonio informativo a valore aggiunto, supporta la digitalizzazione delle imprese”, commenta Matteo Gatti, direttore Business Information della società, “e la sinergia con InfoCert rende il Gruppo Tinexta un player all’avanguardia in questo settore.”

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