L’AUDIZIONE

Cybersecurity e AI, Frattasi: “Realizzare un centro di supercalcolo integrato”



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Il direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale: “L’intelligenza artificiale è una formidabile arma per chi attacca, ma può essere sfruttata anche per difendersi”. Sulla formazione: “E’ un tema centrale, stimolare e aumentare l’erogazione di corsi formativi nella PA”

Pubblicato il 28 nov 2024



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“Una formidabile arma che può incrementare il numero e la qualità degli attacchi cibernetici, ma può anche essere adeguatamente sfruttata per difendersi dalle offensive”. Così Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, definisce l’intelligenza artificiale parlando in audizione in commissione per la Semplificazione, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione.

Il centro di supercalcolo con Cineca

Riferendosi al progetto a cui Acn sta lavorando in collaborazione con Cineca, che prevede la realizzazione a Napoli di un hub che sfrutti le potenzialità di supercalcolo per la cybersecurity, Frattasi sottolinea l’opportunità del progetto per “sfruttare gli algoritmi di intelligenza artificiale per il monitoraggio di minacce e l’analisi attraverso i big data forniti dai vari player nazionali“. Grazie a questa tecnologia, evidenzia Frattasi, si riuscirebbe ad “avere una profonda conoscenza della struttura delle minacce, e questo permetterebbe non solo di anticipare la minaccia ma anche di mettere le informazioni a disposizione degli enti di ricerca“.

L’importanza della formazione

Una parte dell’intervendo del Dg di Acn è dedicata anche alla formazione, “un tema centrale – afferma Frattasi – Noi stiamo cercando nella Pubblica amministrazione di stimolare e aumentare l’erogazione di corsi formativi, anche a distanza. Abbiamo coinvolto anche il dipartimento della Funzione pubblica in questo esercizio”.

Attacchi Ddos: “momento di serena tranquillità”

Sugli attacchi Ddos, distributed denial of service, Frattasi parla di un momento di calma per l’Italia: “Oggi possiamo dire, ma bisogna sempre essere prudenti e mai trionfalistici – afferma – che l’Italia, allo stato attuale, vive un momento di serena tranquillità rispetto agli attacchi Ddos perché le amministrazioni, anche sotto la nostra guida e la nostra azione, sono riuscite a maturare una maggiore capacità di contrasto rispetto a questo tipo di attacco”.

Mantovano: “Direttiva Nis2 svolta culturale”

A puntare i fari sulla cybersecurity era stato ieri anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, intervenendo all’università Sapienza di Roma al convegno dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) “La nuova direttiva Nis per un più alto livello di cybersicurezza del sistema Paese”.

La cybersecurity “non è più un tema di resilienza, ma di sicurezza nazionale, e la nuova direttiva Nis2 in vigore mira a imprimere una svolta culturale se pensiamo alle conseguenze che gli attacchi cyber hanno sulle nostre vite – sottolinea Mantovano – Il fattore umano è responsabile del 68% delle violazioni dei dati, e non esiste una tecnologia che da sola garantisca la sicurezza di un sistema, serve il gioco di squadra, che a sua volta richiede ragionevolezza, buonsenso, buona volontà”.

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