Dopo le tensioni tra Donald Trump e Elon Musk, l’amministrazione americana cerca partner alternativi a SpaceX per costruire il Golden Dome Shield, il sistema di difesa missilistica basato su tecnologia spaziale che ricalca l’israeliano Iron Dome.
La Casa Bianca, rivela Reuters, starebbe sondando la disponibilità di Project Kuiper di Amazon a partecipare agli appalti. Naturalmente sono stati contattati anche i grandi gruppi della difesa che già sono importanti fornitori per il governo degli Stati Uniti.
L’intenzione di Trump è di evitare per Golden Dome la dipendenza da SpaceX di Musk, le cui reti satellitari Starlink e Starshield sono già centrali per le comunicazioni militari statunitensi.
Indice degli argomenti
Golden Dome, Trump cerca alternative e SpaceX
La relazione fra Trump e Musk ha cominciato a deteriorarsi a giugno, ma anche prima della rottura e della chiusura del Doge – l’ufficio per il taglio dei costi pubblici affidato a Musk – i funzionari del Pentagono e della Casa Bianca avevano iniziato a esplorare per il Golden Dome alternative a SpaceX, preoccupati dall’eccessiva dipendenza da un singolo partner per enormi porzioni dell’ambizioso scudo di difesa spaziale da 175 miliardi di dollari.
SpaceX non ha commentato la notizia di Reuters, ma, rispondendo a un post dell’agenzia di comunicazione su X, Musk ha scritto: “I regolamenti federali sul procurement richiedono l’utilizzo del miglior fornitore al miglior prezzo. Qualsiasi altra cosa sarebbe infrangere la legge”.
Amazon Kuiper tra i potenziali fornitori di Golden Dome
In virtù delle sue dimensioni, della forza dei suoi oltre 9.000 satelliti Starlink già lanciati e dell’esperienza accumulata partecipando a diversi appalti governativi, SpaceX ha ancora forti chance di assicurarsi le principali porzioni del progetto Golden Dome, in particolare i contratti per il lancio dei satelliti.
Tuttavia il Pentagono avrebbe avvicinato Project Kuiper di Amazon per diversificare ii fornitori, nonostante Kuiper abbia lanciato finora solo 78 satelliti di una costellazione pianificata di 3.000 satelliti in orbita terrestre bassa (Leo).
Amazon potrebbe aggiudicarsi qualche porzione del Golden Dome, con un’inedita apertura del governo Usa a un fornitore tecnologico che resta principalmente un vendor commerciale – pur con potenziali applicazioni per la difesa.
Diversificare i fornitori rispetto a SpaceX
Un funzionario dell’amministrazione Usa ha dichiarato a Reuters che il governo di Donald Trump cerca “più fornitori” per il complesso sistema di satelliti di Golden Dome e, tra questi, “Kuiper è un grande fornitore”. SpaceX rimane un partner di prim’ordine grazie alle sue impareggiabili capacità di lancio, ma la sua partecipazione al programma potrebbe ridursi.
I funzionari del Pentagono hanno contattato anche nuovi entranti nell’industria della difesa Usa come le società missilistiche Stoke Space e Rocket Lab. E anche i giganti della difesa tradizionale Northrop Grumman, Lockheed Martin e L3Harris sono in trattative per supportare Golden Dome. Anzi, i fornitori della difesa consolidati come Lockheed e RTX (ex Raytheon, creatore del sistema di difesa missilistica Patriot) saranno probabilmente in prima linea per i contratti.
Nello sviluppo dello scudo di difesa, soprattutto con l’andare avanti del progetto, “ogni singolo lancio avrà una sua gara, e dobbiamo assegnare le gare a più soggetti”, oltre a SpaceX, ha detto la fonte di Reuters.
Come cambia lo scenario della difesa spaziale internazionale
Trump ha lanciato l’iniziativa Golden Dome solo una settimana dopo il suo secondo mandato, spingendo per un rapido dispiegamento. Il generale della Space Force Michael Guetlein, confermato dal Senato il 17 luglio, guida il programma con pieni poteri.
In base a una direttiva del Segretario alla Difesa Pete Hegseth, Guetlein ha 30 giorni dalla conferma per costruire una squadra, 60 giorni per consegnare un progetto di sistema iniziale e 120 giorni per presentare un piano di implementazione completo, compresi i dettagli della stazione satellitare e di terra, secondo Reuters.
L’inclusione di piattaforme commerciali come Kuiper solleva problemi di sicurezza. Questi satelliti dovrebbero essere rafforzati contro gli attacchi informatici, una sfida che ha afflitto anche la rete Starlink di SpaceX: nel maggio del 2024, Elon Musk ha rivelato che SpaceX stava spendendo “risorse significative per combattere gli sforzi di disturbo russi. Questo è un problema di difficile soluzione”.
Al di là delle sfide tecniche e politiche, Golden Dome potrebbe rimodellare le dinamiche di sicurezza globale. Uno scudo missilistico spaziale completamente operativo può spingere gli avversari a sviluppare nuove capacità offensive o accelerare la militarizzazione dello spazio.