Nel panorama digitale attuale, la cybersecurity è diventata un pilastro imprescindibile per qualsiasi sistema critico. Le minacce sono sempre più sofisticate e la protezione dei dati e delle infrastrutture non può più essere considerata una funzione accessoria. È necessario integrare la sicurezza già in fase di progettazione, seguendo un approccio sistemico che abbracci l’intero ciclo di vita dei componenti.
A differenza di approcci frammentati o reattivi, la sicurezza efficace richiede una visione d’insieme: hardware, software, connettività, personale e processi devono operare in modo coordinato. La progettazione “secure-by-design” non solo riduce i rischi, ma semplifica anche la gestione della conformità e degli aggiornamenti futuri.
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Il modello CIAA per analizzare i principali vettori di attacco
Un modello utile per orientarsi è il Ciaa (confidentiality, integrity, authenticity, availability), che consente di analizzare i principali vettori di attacco:
- Confidenzialità: può essere compromessa da accessi non autorizzati, come il packet sniffing, contrastabile con l’uso di crittografia efficace.
- Integrità: la manipolazione dei dati può avvenire tramite attacchi “Man-in-the-Middle”, prevenibili con funzioni di hash o controlli CRC (Cyclical Redundancy Check).
- Autenticità: gli attacchi di spoofing minano l’identificazione dei soggetti; qui entrano in gioco certificati digitali e firme sicure.
- Disponibilità: minacce come attacchi DoS o aggiornamenti falliti possono essere mitigate con una solida gestione delle patch e del ciclo di rilascio.
Lo standard IEC 62443-4-2 per la sicurezza dei componenti
Tra i riferimenti normativi più rilevanti per la sicurezza dei sistemi industriali e delle infrastrutture critiche, spicca la norma IEC 62443-4-2. Questa specifica si concentra sulla sicurezza dei componenti (hardware e software) e definisce livelli di protezione progressivi.
Il livello 2 di questa norma, ad esempio, richiede che i produttori implementino controlli rigorosi e documentati contro una vasta gamma di minacce, favorendo anche il miglioramento continuo della sicurezza nel tempo. Un aspetto sempre più strategico, soprattutto in vista dell’entrata in vigore del Cyber Resilience Act dell’Unione Europea, prevista per il 2027.
Architetture moderne e sicurezza integrata
Le soluzioni più recenti per la gestione delle infrastrutture stanno evolvendo verso architetture più snelle, ma al tempo stesso robuste dal punto di vista della sicurezza. Alcuni elementi tecnici che stanno diventando prassi includono:
- Secure boot con ancoraggi hardware per impedire l’esecuzione di codice non autorizzato sin dall’avvio.
- Sistemi operativi modulari e aggiornabili, in grado di reagire rapidamente alle vulnerabilità (CVE – Common Vulnerabilities & Exposures) emergenti.
- Connettività sicura ad alte prestazioni, ormai standard anche per i dispositivi embedded.
- Codebase condivise, che favoriscono aggiornamenti rapidi e una gestione più efficiente della sicurezza.
Questi approcci non solo migliorano la resilienza dei sistemi, ma semplificano anche l’adozione e la manutenzione delle soluzioni nel tempo, riducendo i costi operativi senza compromettere l’affidabilità.
Investire in sicurezza oggi per proteggere il valore domani
In un contesto dove i danni reputazionali e operativi causati da una violazione possono essere devastanti, la cybersecurity emerge sempre più come una scelta strategica. Non si tratta solo di proteggere dati, ma di salvaguardare fiducia, continuità operativa e competitività.
Un’infrastruttura sicura diventa così un elemento abilitante per la crescita, l’innovazione e la conformità, in un ecosistema digitale che non ammette più debolezze.
Come affermava Warren Buffet: “Ci vogliono 20 anni per costruire una reputazione e cinque minuti per distruggerla. Se ci pensi, farai le cose in modo diverso.”
Ed è proprio con questa consapevolezza che aziende come Vertiv stanno ridefinendo gli standard di sicurezza, puntando su soluzioni progettate per resistere alle minacce attuali e future.
Soluzioni avanzate per la cybersecurity nelle infrastrutture critiche
Tra queste spicca la Vertiv™ Liebert® IntelliSlot™ RDU120, una scheda di rete che integra funzionalità avanzate come secure boot con ancoraggio hardware, sistema operativo Linux aggiornabile, connettività 1GB Ethernet e una codebase condivisa. Certificata secondo gli standard IEC 62443-4-2 Security Level 2 e UL 2900, rappresenta un benchmark per la cybersecurity nelle infrastrutture critiche.
In un contesto dove l’affidabilità dell’infrastruttura è sinonimo di fiducia, Vertiv offre non solo tecnologia, ma una strategia di sicurezza integrata, pensata per durare e adattarsi. Perché investire oggi nella sicurezza non è più una scelta, ma la condizione necessaria per garantire continuità, conformità e crescita sostenibile.ile.