Apple dovrà dimostrare in tribunale di non aver costruito illegalmente una posizione dominante sul mercato degli smartphone statunitense, rispondendo alle accuse del Dipartimento di Giustizia, che ha intentato una causa contro Cupertino a marzo 2024. Il caso fa parte di una serie di iniziative antitrust contro le Big Tech, a partire da Meta e Amazon, avviate durante le amministrazioni Biden e Trump.
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Le accuse: l’ecosistema iPhone pone barriere alla concorrenza
Il via libera a procedere è stato stabilito dal giudice distrettuale Julien Neals di Newark, nel New Jersey, che ha respinto la mozione di Apple di archiviare la causa, accusando l’azienda di aver imposto restrizioni agli sviluppatori di app e dispositivi di terze parti per impedire agli utenti di passare alla concorrenza e di dominare illegalmente il mercato.
La decisione consente al caso di proseguire in quella che potrebbe essere una battaglia lunga anni: Apple deve contrastare il tentativo delle autorità di controllo di abbassare quelle che, a loro dire, sono barriere alla concorrenza intrinseche nell’ecosistema costruito intorno all’iPhone. Un portavoce di Cupertino citato da Reuters ha affermato che l’azienda ritiene che la causa sia errata sia nei fatti che nella legge e continuerà a combatterla con forza in tribunale.
La causa si concentra sulle restrizioni e le commissioni imposte da Apple agli sviluppatori di app, nonché sugli ostacoli tecnici all’accesso a dispositivi e servizi di terze parti, come smartwatch, portafogli digitali e servizi di messaggistica, che potrebbero competere con i suoi.
Il Dipartimento di Giustizia, insieme a diversi stati e a Washington, D.C., afferma che tali condotte sono di detrimento alla concorrenza e che ad Apple dovrebbe essere impedito di continuare a praticarle.
Apple aveva sostenuto che le sue limitazioni all’accesso degli sviluppatori terzi alla sua tecnologia fossero ragionevoli e che costringerla a condividere la tecnologia con i concorrenti avrebbe frenato la spinta all’innovazione.
Le performance di Apple: in rimonta nel primo trimestre 2025
Non stupisce comunque che le autorità antitrust vogliano vederci più chiaro: le vendite dello smartphone più popolare al mondo hanno d’altra parte raggiunto il valore di 201 miliardi di dollari nel 2024. A febbraio, Apple ha presentato un nuovo modello economico con funzionalità migliorate, al prezzo di 170 dollari in più rispetto al suo predecessore.
Sebbene nel primo trimestre del 2025 Samsung si confermi al vertice del mercato smartphone con una quota del 20% (sostenuta dalle performance della nuova serie Galaxy S25 e dei modelli della linea A) il dato più significativo delle analisi di Canalys è la rimonta di Apple, che ha aumentato le spedizioni del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024, riducendo la distanza da Samsung e portandosi al 19% di market share.
“Apple ha beneficiato di una forte domanda per i suoi iPhone 15 e 15 Pro, soprattutto nei mercati premium e in Asia, dove le offerte 5G e gli incentivi degli operatori hanno giocato un ruolo chiave”, spiega Le Xuan Chiew, analista di Canalys.
Le dinamiche del mercato globali degli smartphone
Sebbene il mercato di questi dispositivi si sia raffreddato rispetto al picco del 2017, i progressi tecnologici, i cicli di aggiornamento più brevi e la disponibilità di smartphone a prezzi accessibili nei mercati emergenti continuano ad alimentare la spesa dei consumatori, spingendola verso livelli record.
Stando ai dati presentati da Betideas.com, la spesa globale per smartphone supererà per la prima volta il mezzo trilione di dollari nel 2026. La spesa annuale per smartphone corrisponde al pil di un’economia di medie dimensioni
Secondo il Global 2025 Digital Overview Report, all’inizio del 2025 erano in uso in tutto il mondo 7,42 miliardi di smartphone, 1,5 miliardi in più rispetto a soli cinque anni prima, con una crescita molto più rapida della popolazione globale. A questo ritmo di crescita, gli smartphone potrebbero superare il numero delle persone già nel 2028.
Un sondaggio di Statista rivela invece che gli utenti di smartphone in tutto il mondo spendono oltre 400 miliardi di dollari all’anno in nuovi dispositivi da oltre un decennio, una cifra equivalente al pil di un’economia di medie dimensioni. Nel 2025, si prevede che la spesa annuale per smartphone raggiungerà i 485 miliardi di dollari, con un aumento sbalorditivo di 18 miliardi di dollari in un solo anno. Inoltre, questa tendenza al rialzo è destinata a continuare, con la spesa annuale che supererà per la prima volta i 500 miliardi di dollari nel 2026.
Statista prevede che i consumatori di tutto il mondo continueranno ad aggiungere tra i 18 e i 20 miliardi di dollari alla spesa globale per smartphone ogni anno, portando il fatturato totale del settore a oltre 560 miliardi di dollari entro il 2029. Quasi un quarto di questo valore proverrà dalla Cina, il più grande mercato mondiale per questo tipo di dispositivi. Si stima che gli europei spenderanno circa 95 miliardi di dollari in nuovi device nello stesso anno, mentre gli americani contribuiranno con oltre 60 miliardi di dollari.
L’aumento dei prezzi degli smartphone alimenta la crescita del fatturato
Secondo le stime di Statista, il prezzo medio degli smartphone aumenterà del 3% nel 2025, passando da 287 a 296 dollari. Questo segna il primo incremento dal 2021, spingendo il prezzo medio più vicino alla fascia dei 300 dollari, dove si è mantenuto per la maggior parte del tempo. Sfortunatamente, questo è solo l’inizio di una tendenza a lungo termine.
I dati di Statista mostrano che il mercato degli smartphone si sta dirigendo verso cinque anni di costanti aumenti dei prezzi, con una crescita a due cifre entro la fine del decennio. Dopo aver raggiunto i 296 dollari nel 2025, si prevede che il prezzo medio di uno smartphone raggiungerà i 304,5 dollari nel 2026, per poi balzare a oltre 312 dollari nel 2027. Il trend rialzista continuerà nel 2028 e nel 2029, aggiungendo altri 16 dollari e portando il prezzo medio di uno smartphone a 328 dollari, il 10% in più rispetto a quest’anno.