CYBERCRIME

Apple, i Mac sotto attacco hacker

Il malware che ha colpito alcuni computer nella sede di Cupertino è lo stesso usato la settimana scorsa contro il social network. Sospetti su pirati cinesi

Pubblicato il 20 Feb 2013

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Alcuni computer MacIntosh nella sede di Cupertino della Apple sono stati violati sfruttando un problema del plug-in Java, ma nessuna informazione interna sarebbe stata compromessa. Come riporta All Things Digital e la Reuters, lo stesso baco era stato utilizzato per attaccare i Mac di altre società, per esempio Facebook. Il social network ha reso noto venerdì scorso che hacker non identificati, ma che avrebbero operato dalla Cina, hanno compiuto un sofisticato attacco riuscendo a penetrare nei laptop di alcuni impiegati, senza tuttavia trafugarealcuna informazione relativa agli utenti del social network.

Il gruppo fondato da Mark Zuckerberg ha ammesso due giorni fa, con un post pubblicato sul suo sito, di essere stato preso di mira dai pirati informatici senza però dire dove ha avuto origine l’attacco. Gli investigatori, a quanto riferisce la stessa azienda, non hanno trovato alcuna prova che i dati degli utenti siano stati compromessi.

Apple ha identificato il virus che ha infettato un numero limitato di computer, è lo stesso usato per attaccare altre aziende e si diffonde tramite un sito per sviluppatori di software”, ha fatto sapere Apple in una nota, in cui si specifica che “non ci sono prove che siano stati rubati dati”. Cupertino “sta lavorando con le autorità per trovare la fonte del virus”. I pc attaccati sono stati isolati.

Apple ha inoltre fatto notare che i computer Mac sono consegnati senza Java da quando è stato lanciato il sistema operativo Mac OS X Lion e che è stato introdotto un software che disabilita Java se non è utilizzato per 35 giorni.

Apple ha fatto sapere che lo stesso malware usato per infettare i pc dei suoi impiegati è servito per attaccare i pc di altre aziende. Secondo fonti consultate dalla reuters i sospetti si orientano nei confronti degli hacker cinesi.

Non è chiaro quando gli attacchi sono cominciati, quello che si sa è che il malware è stato in parte diffuso attraverso un sito dedicato agli sviluppatori dell’iPhone, che potrebbe ancora infettare i visitatori che non hanno disabilitato Java.

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