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Banche: IT security e mobile al top degli investimenti

Rapporto Abi Lab: in aumento il budget per la spesa in innovazione. Dematerializzazione e integrazione dei canali le altre due “voci” in cima alla lista delle priorità

Pubblicato il 23 Mar 2016

F.Me

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Le banche italiane continuano a puntare sull’innovazione e sull’Ict e delineano le priorità su cui è importante indirizzare gli investimenti: dematerializzazione, integrazione tra i canali e sicurezza dei canali remoti, automazione dei processi operativi, iniziative di mobile banking e mobile payment, modernizzazione delle infrastrutture e progetti che puntano sull’identificazione da remoto del cliente, anche in termini di sottoscrizione online.

A fotografare l’impegno e le priorità delle banche sul fronte della spesa in tecnologia è l’undicesima edizione del rapporto sulle tendenze del mercato Ict per il settore bancario messo a punto da Abi Lab, il centro di ricerca e innovazione per la Banca promosso dall’Abi. Lo studio, condotto su un campione rappresentativo di gruppi, è stato presentato oggi a Milano alla seconda giornata del Forum Abi Lab 2016.

Gli investimenti in tecnologia delle banche. Secondo la ricerca, l’attenzione del settore bancario per l’innovazione trova conferma anche nei piani strategici degli istituti di credito che indicano la banca digitale come linea di sviluppo. Il budget Ict per il 2016 risulta essere in aumento o stabile per 82% delle realtà analizzate.

Le priorità Ict per il 2016. Anche quest’anno Abi Lab ha realizzato l’analisi delle priorità di investimento delle banche italiane, valutando le caratteristiche dei principali filoni progettuali in base al potenziale impatto sul business e al ritorno dell’investimento previsto. L’indagine 2016 ha coinvolto complessivamente circa il 70% del settore bancario in termini di totale attivo. Hanno partecipato all’indagine anche quattro tra i principali outsourcer interbancari che gestiscono i sistemi informativi di più di trecentocinquanta banche, per circa settemila sportelli complessivi.

I diversi progetti sono stati raggruppati in 4 macrocategorie: processi interni, miglioramento e adeguamenti dei sistemi IT, canali e sicurezza. Secondo l’indagine, tra i progetti relativi ai processi interni al primo posto troviamo la dematerializzazione (il 78% delle banche lo inseriscono tra le prime dieci priorità di investimento), che si accompagna ai percorsi di automazione dei processi operativi (41%). Guardando ai filoni di miglioramento e adeguamento dei sistemi IT (Information technology) e Tlc troviamo come prioritarie le iniziative di modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche e le iniziative di Data Governance e Data Quality (41%), a seguire l’adeguamento delle postazioni di lavoro anche in ottica di mobilità e smart working (26%) e le iniziative di business intelligence (22%). Nell’ambito dei canali, troviamo progetti di sviluppo della multicanalità (74%), potenziamento dei servizi di Internet Banking (56%), mobile banking (44%) e identificazione da remoto del cliente (41%) che rappresentano ambiti di forte rilevanza e priorità per le banche. Nell’ambito della sicurezza, le iniziative progettuali di maggiore attenzione riguardano la sicurezza dei canali remoti lato clientela e la gestione e mitigazione del rischio cyber (48%) e la continuità operativa (41%).

Nell’ambito della rilevazione sono state analizzate i principali fattori che abilitano i percorsi di trasformazione digitale della banca: due le principali leve organizzative, da un lato lo sviluppo di competenze digitali a cui le banche hanno assegnato un punteggio medio di 4,1 su 5; in secondo luogo il coinvolgimento cross-aziendale di tutte le risorse nell’ideazione dei progetti innovativi (3,5 su 5).

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