Westpole, missione industria 4.0. Masera: “Puntiamo su cloud e data analytics”

Il Sales & Marketing director della società controllata da Livia Corporate development: “Abbiamo importato in Italia approcci innovativi dall’estero, e la nostra strategia di sicurezza può contare sul know-how che deriva dalla partnership con Cisco”

Pubblicato il 15 Apr 2019

Westpole-Industria-4.0

Westpole come brand in Italia è nato da pochi mesi, ma l’azienda in realtà conta su un’esperienza lunga 40 anni, durante i quali ha sviluppato competenze importanti in ambito infrastrutturale. Abbiamo due data center, uno a Milano e uno a Roma, attraverso i quali forniamo servizi gestiti ai nostri clienti, mettendo in campo tutta la nostra esperienza anche in ambito software”. A parlare è Matteo Masera (foto in basso), Sales & marketing director  di Westpole, società nata il 18 dicembre 2018 in seguito all’acquisizione da parte di Livia Corporate development di Hitachi Systems Cbt.

Con i suoi 235 dipendenti e 900 clienti, la società conta su un fatturato annuo di circa 40 milioni ed è impegnata in un piano di crescita su tutto il territorio europeo con la sua offerta di servizi It, concentrandosi in particolare su cloud, enterprise information management e soluzioni per la sicurezza. Quattro i pilastri su cui Westpole si appoggia per diventare un punto di riferimento per le aziende che affrontano la sfida della digital transformation, partendo da una consolidata partnership con Cisco: l’Oil & gas, il retail, le smart arenas e l’industria 4.0.

Proprio quest’ultimo è un comparto fondamentale per via dello sforzo che il sistema produttivo italiano sta compiendo per innovare e rimanere al passo delle economie europee che sono partite qualche anno prima, come ad esempio Francia e Germania.

Il settore dei macchinari connessi e smart, del tracking in tempo reale, dei big data analytics e dell’industrial collaboration, anche grazie agli incentivi disposti dal governo, è in un momento di fermento, in cui le aziende hanno bisogno di partnership solide per portare a termine la transizione richiesta dalla quarta rivoluzione industriale.

“Negli anni – sottolinea Masera – abbiamo sviluppato un importante know-how per soluzioni rivolte al mondo industriale. Abbiamo fatto anche l’esperienza di importare in Italia approcci innovativi dall’estero, implementando soluzioni standardizzate per la manutenzione, come i manutentori remoti gestiti da un coach a distanza, o la trasmissione delle informazioni utili agli addetti attraverso tablet e visori per la la realtà virtuale. Tutte soluzioni che commercializziamo e su cui siamo in grado di offrire ai nostri clienti anche la formazione, accompagnandoli passo dopo passo”.

Insieme a questo c’è anche la parte che riguarda il monitoraggio delle infrastrutture, che potrebbe vivere una fase di crescita nei prossimi mesi e anni: “Nel comune di Legnano – spiega il manager – monitoriamo un ponte per garantirne la sicurezza: un sistema e un’idea che potrebbero semplicemente trovare applicazione in altri contesti in tutta Italia”.

Quanto nello specifico all’industria e al manifatturiero, in Italia rimane ancora molto da fare. “Abbiamo richieste in ambito sicurezza – aggiunge Masera – con progetti di security nelle fabbriche, e siamo impegnati anche nel creare e gestire la connessione tra gli ambienti produttivi e la supply chain, in modo da razionalizzare al massimo i processi e trarre da queste innovazioni un significativo ridimensionamento dei costi e dei consumi energetici, grazie a una programmazione ‘smart” dei flussi produttivi, mettendo in relazione le macchine tra loro e utilizzando i dati che i macchinari raccolgono e trasmettono da comparti diversi”.

Una delle priorità per il futuro di Westpole è in ogni caso, soprattutto guardano al mondo dell’industria, il rafforzamento dell’offerta cloud, appoggiandosi anche a soluzioni multicloud: “Uno dei punti chiave – spiega Masera – è la gestione delle informazioni, su cui stiamo sviluppando insieme ai nostri partner soluzioni che consentono di trarre il massimo profitto dai dati che le macchine mettono a disposizione. Stiamo investendo con decisione sulla gestione e l’analisi del dato, perché il cliente deve vedere con semplicità e immediatezza come utilizzando queste informazioni nel modo corretto possa ottenere importanti vantaggi di business”.

In ambito sicurezza, inoltre, Westpole si focalizza su un approccio “di processo”: “Non riduciamo tutto a soluzioni tecnologiche – aggiunge Masera – ma mettiamo sempre in primo piano lo studio dei processi dei nostri clienti per capire dove si focalizzano le criticità e i rischi, implementando le soluzioni in base alle esigenze specifiche. Spesso i rischi maggiori sono legati alle persone, che rimangono ancora oggi l’anello debole della sicurezza. In questo campo è strategica l’alleanza con Cisco, che con le sue soluzioni copre un’ampia gamma di problematiche”.

Ma a quale platea di clienti si rivolge Westpole? “Partiamo da una base importante di clienti che già ci conoscono e che spesso sono già nostre clienti in ambito IT – conclude Masera – e che adesso stanno imparando prendere in considerazione anche la nostra offerta di soluzioni per l’industria”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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Antonello Salerno

Professionista dal 2000, dopo la laurea in Filologia italiana e il biennio 1998-2000 all'Ifg di Urbino. Ho iniziato a Italia Radio (gruppo Espresso-La Repubblica). Poi a ilNuovo.it, tra i primi quotidiani online nati in Italia, e a seguire da caposervizio in un'agenzia di stampa romana. Dopo 10 anni da ufficio stampa istituzionale sono tornato a scrivere, su CorCom, nel 2013. Mi muovo su tutti i campi dell'economia digitale, con un occhio di riguardo per cybersecurity, copyright-pirateria online e industria 4.0.

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