COVID-19

Contact tracing, la Ue avvia i test di interoperabilità su Immuni & co

La Commissione punta all’istituzione del servizio gateway per consentire alle applicazioni nazionali di funzionare senza soluzione di continuità anche a livello transfrontaliero

Pubblicato il 14 Set 2020

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La Commissione Ue ha dato il via ai test del servizio gateway di interoperabilità per le applicazioni nazionali di tracciamento dei contatti e allerta in tutta l’Europa, “per sfruttare appieno il potenziale delle applicazioni mobili, al fine di spezzare la catena delle infezioni da Coronavirus e salvare vite umane”. Lo ha reso noto Bruxelles in un comunicato. “Oggi è stata completata una tappa importante con l’inizio dei primi test dell’infrastruttura in alcuni Stati membri. La Commissione ha dato il via alle prime prove di collegamento tra i server back-end delle applicazioni ufficiali di Cechia, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia e Lettonia e un server gateway appena installato”, si legge nella nota.

Nel contesto della lotta al Coronavirus la maggior parte degli Stati membri ha lanciato un’applicazione nazionale di tracciamento dei contatti e allerta o prevede di farlo. L’istituzione del servizio gateway di interoperabilità da parte della Commissione dà seguito all’accordo degli Stati membri sulle specifiche tecniche, volto a fornire una soluzione europea per garantire lo scambio sicuro di informazioni tra i back-end delle applicazioni nazionali di tracciamento dei contatti e allerta basate su un’architettura decentrata. Ciò riguarda pressoché tutte le applicazioni di tracciamento lanciate nell’Ue.

Il gateway, un’infrastruttura digitale che garantisce la trasmissione di informazioni tra i server back-end delle applicazioni nazionali, permetterà a tali applicazioni di funzionare senza soluzione di continuità anche a livello transfrontaliero. In questo modo gli utenti dovranno installare solo un’applicazione e potranno comunque segnalare un test positivo all’infezione o ricevere un’allerta anche quando viaggiano all’estero. Il gateway farà circolare in modo efficiente gli identificativi arbitrari tra le applicazioni nazionali, in modo da ridurre al minimo la quantità di dati scambiati e quindi il consumo di dati da parte degli utenti. Tratterà esclusivamente le chiavi arbitrarie generate dalle applicazioni nazionali; le informazioni scambiate saranno pseudonimizzate, criptate, limitate al minimo indispensabile e conservate solo per il tempo necessario al tracciamento delle infezioni e non sarà possibile l’identificazione di singole persone. Il gateway è stato sviluppato e realizzato da T-Systems e SAP, sarà gestito dal Data Centre della Commissione a Lussemburgo e sarà operativo a partire da ottobre, al termine di una fase di test.

“Applicazioni di tracciamento dei contatti e allerta per il Coronavirus che funzionano al di là dei confini nazionali possono essere strumenti potenti per aiutarci a contenere la diffusione della Covid-19 – spiega Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la Sicurezza alimentare – Con il nuovo aumento dei contagi, queste applicazioni possono integrare altre misure, come un maggior numero di test e il tracciamento manuale dei contatti. Se diffuse a sufficienza possono aiutarci a spezzare la catena delle infezioni. Continueremo di lottare su ogni fronte contro la pandemia”.

“Molti Stati membri hanno introdotto applicazioni nazionali di tracciamento dei contatti e allerta. Ora è giunto il momento di farle interagire – evidenzia Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno – I viaggi e gli scambi personali sono al centro del progetto europeo e del mercato unico e in questi tempi segnati dalla pandemia il gateway contribuirà ad agevolarli e a salvare vite umane”.

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