Il mercato globale dei sistemi di raffreddamento per data center, valutato 21,18 miliardi di dollari nel 2024, è destinato a più che quadruplicare da qui al 2034, quando raggiungerà i 91,68 miliardi, con un tasso di crescita annuale composto del 15,8% nel decennio preso in considerazione.
Indice degli argomenti
Le Telco tra i maggiori investitori
A dirlo è uno studio di Polaris Markert Research, che sottolinea come la rapida crescita del traffico dati e l’espansione dei servizi cloud stiano alimentando la domanda di queste soluzioni. Sarebbero soprattutto i data center dei settori bancario, delle telecomunicazioni e tecnologico a integrare sistemi di raffreddamento più efficienti dal punto di vista energetico. Il design compatto dei nuovi hardware, il ridotto consumo di acqua e le capacità di monitoraggio remoto, in particolare, stanno aiutando gli operatori a migliorare le prestazioni di raffreddamento sia nelle strutture nuove che in quelle ristrutturate.
In particolare, il verticale delle Tlc, caratterizzato da un’elevata dipendenza dall’archiviazione dei dati, dalle applicazioni cloud e dai servizi di comunicazione, punterà su grandi server farm e hub di dati gestiti che richiedono un supporto di raffreddamento continuo per mantenere gli standard del servizio e prevenire i rischi operativi. La stabilità termica, del resto, rimane un requisito fondamentale per soddisfare i rigorosi obiettivi di uptime.
Ma l’exploit delle soluzioni di cooling è determinata, secondo gli analisti di Polaris Markert Research, anche da normative incentrate sull’impatto ambientale e sulla sostenibilità. Un raffreddamento efficiente aiuta a ridurre il consumo di elettricità, le emissioni di carbonio e ad allungare la durata delle apparecchiature. Gli sviluppi nel raffreddamento a liquido diretto al chip, nel raffreddamento a immersione e nella gestione termica basata sull’intelligenza artificiale, in particolare, dovrebbero quindi sostenere la crescita a lungo termine del settore.
L’espansione dei servizi cloud e del traffico dati
Come accennato, è la continua espansione delle piattaforme cloud e dei servizi online a determinare l’aumento del numero di data center nelle regioni chiave analizzate dal report.
Le aziende stanno espandendo le operazioni digitali, il che ha portato a una maggiore domanda di elaborazione e archiviazione continua dei dati. Il software basato su cloud, l’e-commerce, le piattaforme video e le applicazioni aziendali stanno generando grandi volumi di dati che richiedono un’infrastruttura stabile e sicura. Secondo Cybersecurity Ventures, l’archiviazione globale dei dati dovrebbe superare i 200 zettabyte entro il 2025, inclusi i dati dei sistemi IT privati e pubblici, delle infrastrutture di servizi pubblici, dei data center cloud, dei dispositivi personali come pc, laptop, tablet e smartphone, nonché dei dispositivi IoT.
Una maggiore attività di elaborazione comporta una maggiore produzione di calore da parte delle apparecchiature informatiche, e i sistemi di raffreddamento sono essenziali per mantenere temperature di esercizio sicure e ridurre il rischio di guasti hardware. Una gestione termica coerente migliora il tempo di attività, prolunga la durata delle apparecchiature e supporta le prestazioni sotto carichi di lavoro costanti. Ecco perché l’efficienza termica rimane una priorità nella pianificazione e nel funzionamento dei data center.
Sviluppo di data center hyperscale ed edge
C’è poi il tema dell’implementazione di data center hyperscale ed edge, determinato dalla crescente domanda di servizi a bassa latenza. Le strutture dei data center hyperscale sono progettate per gestire esigenze di elaborazione e archiviazione su larga scala, mentre i centri edge si concentrano sulla fornitura di elaborazione dati localizzata più vicina agli utenti finali. Anche queste strutture richiedono sistemi termici affidabili per mantenere la stabilità delle apparecchiature ed evitare interruzioni delle prestazioni in condizioni operative variabili. La costruzione in ambienti diversi e i tempi di implementazione rapidi stanno incoraggiando l’uso di soluzioni di raffreddamento modulari e adattabili.
I data center edge, infatti, operano spesso in luoghi con spazio limitato, che richiedono unità di raffreddamento compatte che supportino l’efficienza energetica. I centri hyperscale contengono hardware denso che genera un calore significativo, rendendo necessari sistemi di raffreddamento ad alta capacità per garantire l’affidabilità a lungo termine. In quest’ottica, si stanno integrando sistemi scalabili e gestiti da remoto per gestire i crescenti volumi di calcolo ottimizzando al contempo l’uso dell’energia. L’espansione dell’infrastruttura digitale continua a guidare la domanda di tecnologie di raffreddamento avanzate in linea con le esigenze operative dei moderni data center.
Le principali dinamiche di mercato
Polaris Markert Research prevede che sarà soprattutto il segmento dei refrigeratori a crescere con un ritmo sostenuto nei prossimi anni, poiché i data center ampliano la loro capacità e si orientano verso infrastrutture di raffreddamento scalabili. Questi sistemi forniscono un raffreddamento centralizzato e sono sempre più utilizzati in configurazioni di grandi dimensioni e modulari per garantire l’efficienza dei costi. La costruzione di strutture ad alta densità, d’altra parte, sta contribuendo all’adozione accelerata di unità di refrigerazione raffreddate ad acqua e ad aria.
Il segmento del raffreddamento ad aria ha registrato una quota significativa nel 2024, grazie ai bassi costi di installazione e alla facilità di manutenzione. È comunemente adottato nei data center tradizionali dove sono presenti livelli di densità moderati. L’uso di sistemi a pavimento sopraelevato e soluzioni di flusso d’aria contenuto supporta ulteriormente un raffreddamento efficiente su più rack.
Ma sarà il raffreddamento a liquido a fare la parte del leone nel 2034: gli operatori cercano di gestire il calore in ambienti di calcolo ad alte prestazioni. Questa tecnica offre una maggiore efficienza di raffreddamento ed è adatta a carichi di lavoro densi come l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e l’elaborazione grafica. Il passaggio a operazioni sostenibili e la riduzione del consumo energetico ne stanno favorendo l’adozione.
La segmentazione globale del comparto, basata sulle dimensioni, comprende grandi, medie e piccole imprese. Il segmento delle grandi imprese ha rappresentato una quota di mercato sostanziale nel 2024, grazie agli elevati carichi di lavoro informatici e allo sviluppo dell’infrastruttura cloud globale. Queste strutture operano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e richiedono sistemi termici avanzati in grado di gestire configurazioni di server ad alta densità. Parliamo di campus che ospitano spesso carichi di lavoro mission-critical, rendendo essenziale una gestione termica precisa per le operazioni a lungo termine. La necessità di rispettare gli accordi sul livello di servizio sostiene ulteriormente gli investimenti in sistemi di raffreddamento robusti.
Polaris Markert Research prevede che il segmento su piccola scala crescerà a un ritmo significativo durante la fase di valutazione, a causa dell’aumento della domanda di edge computing e di elaborazione dei dati localizzata. Queste configurazioni richiedono sistemi di raffreddamento compatti ed efficienti dal punto di vista energetico che possano essere implementati rapidamente in aree urbane e remote. Una tendenza rafforzata anche dalla crescita delle infrastrutture a supporto delle smart city e delle applicazioni IoT.