LE SANZIONI

Database fuori controllo: 600mila euro di multa per tre società

Dad, Cbr e Kuadra finite nel mirino dell’Antitrust. La sanzione più pesante – 500mila euro – per Dad, azienda con sede ad Amburgo, titolare del cosiddetto Registro italiano di Internet in cui vengono inseriti dati non autorizzati di imprese italiane

Pubblicato il 19 Mag 2014

Sanzioni di oltre 600mila euro a tre aziende che utilizzavano i dati aziendali delle microimprese italiane e, tramite l’invio di bollettini di pagamento precompilati o l’iscrizione in database telematici funzionali all’invio di comunicazioni commerciali, determinavano la sottoscrizione inconsapevole di un abbonamento ad un servizio di annunci pubblicitari a pagamento. Queste sanzioni le ha decise l’Antitrust al termine di due distinti procedimenti in materia di pratiche commerciali scorrette.

Dad e Cbr – L’Autorità ha sanzionato con 500mila euro la società Dad, con sede ad Amburgo, e con 50mila euro la società Cbr, con sede legale a Praga, addebitando loro condotte collegate ad un’unica pratica commerciale scorretta. Dad infatti inserisce sul proprio database online “Registro Italiano in Internet” i dati aziendali delle imprese italiane, incluse le microimprese, in maniera unilaterale e non richiesta; successivamente invia alle imprese una proposta di abbonamento ad un servizio di annunci pubblicitari a pagamento, con modalità in grado di condizionare indebitamente le scelte economiche delle imprese stesse. Una volta compilato e re-inviato il modulo ricevuto, le aziende subiscono una lunga catena di solleciti di pagamento, dai toni via via più pressanti e ultimativi. Tra l’altro la fattura di pagamento relativa alla prima annualità dell’abbonamento viene inviata da Dad solo quando è trascorso il periodo concesso alle microimprese per esercitare il diritto di recesso. Nella seconda fase si attiva invece la società Cbr che provvede a formulare per conto di Dad proposte transattive cosiddette “a saldo e a stralcio”, con toni perentori e minacciosi. Le cifre richieste aumentano di sollecito in sollecito, intensificando così la pressione sulle microimprese interessate.

Kuadra – La pratica commerciale messa in atto dalla società Kuadra (sanzionata con 100mila euro), pur poggiandosi su un analogo meccanismo di raccolta dei dati aziendali delle microimprese al fine di sollecitare un abbonamento ai propri servizi, si orienta però alle imprese di nuova costituzione. Kuadra invia dei bollettini postali di pagamento alle aziende da poco iscritte al registro delle imprese e non ancora del tutto informate circa il carattere, anche di natura economica, che assumono gli obblighi camerali. A questa tipologia di imprese Kuadra indirizza l’anzidetto bollettino contenente anche una comunicazione sui servizi offerti, atta a condizionare indebitamente il processo decisionale delle microimprese. Queste ultime, convinte di trovarsi di fronte a un pagamento obbligatorio, saldano sollecitamente il bollettino allegato alla comunicazione di Kuadra. Nel corso dell’istruttoria sono stati accertati anche ostacoli al diritto di recesso.

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