IL COMMENTO

Dècina: “Enel facilitatore per l’Italia, fibra aerea all’avanguardia e taglia-costi”

Il professore emerito al Politecnico di Milano: “Corea del Sud e Giappone già usano fibre aeree da tempo. Risparmi fino al 50% rispetto al cavo interrato”

Pubblicato il 13 Nov 2015

Mila Fiordalisi

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Enel può svolgere un ruolo da facilitatore nella partita della banda ultralarga in Italia”: questo il commento di Maurizio Dècina, professore emerito al Politecnico di Milano in merito al piano annunciato dall’azienda che prevede la realizzazione di una infrastruttura in fibra ottica accessibile a tutti gli operatori di tlc. Attvità che sarà gestita attraverso la costituzione di un’apposita società per azioni. “Enel sta portando avanti un piano di sostituzione di 33 milioni di contatori con sistemi avanzati in chiave di smart grid. Dunque l’azienda può essere un facilitatore per spingere l’infrastrutturazione. Il tutto con un notevole risparmio di costi rispetto al cavo interrato”.

Dècina ricorda come sia la Corea del Sud sia il Giappone “i Paesi più avanzati in materia di fibra ottica” abbiano già da tempo adottato la modalità aerea. E ci sono casi anche in Europa: oltre Uk, Telefonica ha annunciato un piano per cablare le unità immobiliari ad un costo di circa 280 euro per edificio utilizzando fibre ottiche aree. “In Italia la tecnologia potrebbe essere sperimentata per esempio nelle aree del cluster C. Per le aree D si dovrà ricorrere a tecnologie della tipologia Fttc o Fttn”. La fibra aerea consentirebbe un risparmio fino al 50% sui costi di posa. Un bel vantaggio nel caso dell’uso di fondi pubblici.

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