decreto coesione

Deep tech, arrivano i mini contratti di sviluppo: sul piatto 300 milioni



Indirizzo copiato

Approvata dal Consiglio dei ministri la norma che prevede l’introduzione dello strumento, rivolto alle Regioni del Mezzogiorno, che consentirà di sostenere il settore delle tecnologie critiche. Ecco come funziona

Pubblicato il 30 apr 2024

Federica Meta

Giornalista



deep-tech-tecnologie-critiche

Arrivano i mini contratti di sviluppo per sostenere il deep tach made in Italy. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Imprese Adolfo Urso ha approvato, nell’ambito del Dl Coesione, la norma che prevede l’introduzione dello strumento dei “mini contratti di sviluppo” con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro.

Mini contratti di viluppo, cosa sono

Si tratta di un nuovo strumento per sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, tra 5 e 20 milioni di euro, realizzati da imprese piccole, medie o grandi e legati alle tecnologie critiche annoverate nella piattaforma Step della Ue.

La misura, indirizzata al momento alle sole Regioni del Mezzogiorno, è destinata al sostegno, allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie digitali e “deep tech”, oltre che quelle green e alle biotecnologie (compresi i medicinali critici nell’elenco Ue, oltre ai loro componenti).

“Tale intervento si inserisce in un quadro di misure di incentivazione che copre già gli investimenti sopra ai 20 milioni di euro che, anche grazie alle misure Pnrr – spiega una nota del Mimit – stanno trovando una significativa operatività nel sostegno alle filiere produttive e alla realizzazione di investimenti volti alla transizione green e digitale delle imprese”

La piattaforme Step e gli obiettivi

La piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (Step) mira a mobilutare inevsti menti pubblici e privati pari a 160 miliardi, contribuendo a convogliare meglio gli attuali fondi dell’Unione verso investimenti critici.

  • Due gli obiettivi chiave:
    • sostenere lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche in tutta l’Unione, o salvaguardare e rafforzare le rispettive catene del valore nel settore delle tecnologie digitali, incluse quelle che contribuiscono ai traguardi e agli obiettivi del programma strategico per il decennio digitale 2030, i progetti multinazionali, quali definiti all’articolo 2, punto 2), della decisione (UE) 2022/2481, e l’innovazione delle tecnologie deep tech; nelle tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette quali definite nel regolamento sull’industria a zero emissioni nette; nelle biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici, e i loro componenti;
  • affrontare le carenze di manodopera e di competenze essenziali per tutti i tipi di posti di lavoro di qualità tramite progetti di apprendimento permanente, di istruzione e formazione, comprese le accademie europee dell’industria a zero emissioni nette istituite a norma delle disposizioni pertinenti del regolamento sull’industria a zero emissioni nette, e in stretta cooperazione con le parti sociali e le iniziative di istruzione e formazione già esistenti.

Sono considerate tecnologie critiche quelle che apportano al mercato interno un elemento innovativo, emergente e all’avanguardia con un notevole potenziale economico e contribuiscono a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione.

Nell’ambito di Step, ai progetti che contribuiscono agli obiettivi della piattaforma verrà assegnato un “marchio di sovranità” (inteso come quality label) che li aiuterà ad accedere ai finanziamenti dell’Ue e ad attrarre altri investimenti. Verrà inoltre creato un portale della sovranità (inteso come sportello unico) specificamente dedicato alle opportunità di finanziamento per i progetti legati a Step.

Gli incentivi finanziari

Un elemento importante del piano è costituito dagli incentivi finanziari per incanalare i fondi della politica di coesione verso investimenti in tecnologie critiche. Ciò aiuterà tutti gli Stati membri a sviluppare le proprie capacità e contribuirà a creare condizioni di parità per gli investimenti in tecnologie critiche nel mercato unico.

A tal fine, si applicherà un tasso di cofinanziamento del 100% e un tasso di prefinanziamento del 30% per le priorità Step nel periodo di programmazione 2021-2027. Saranno possibili anche investimenti in grandi aziende. Considerando la continua pressione di bilancio negli Stati membri, un tasso di cofinanziamento del 100% sarà applicato retroattivamente anche ai programmi di coesione 2014-2020 nell’ultimo anno contabile, mentre la scadenza per la presentazione delle domande di pagamento sarà prorogata di 12 mesi.


Who's Who


Aziende


Argomenti


Canali

Articoli correlati

Articolo 1 di 4