E-COMMERCE

Amazon, possibili tagli anche in Italia. Marseglia: “Contesto difficile”

La country manager ipotizza eventuali “aggiustamenti” che, però, non saranno indiscriminati: “Valuterò con attenzione la situazione personale dei lavoratori”

Pubblicato il 24 Nov 2022

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Mentre si rafforza l’ipotesi di circa 10 mila licenziamenti nella struttura ‘corporate’ di Amazon, soprattutto negli Stati Uniti, è possibile che “aggiustamenti” sui livelli di personale avvengano anche in Italia, dove il gruppo attualmente conta circa 17 mila occupati (di cui 14 mila dipendenti assunti a tempo indeterminato). È stata la stessa Mariangela Marseglia, vicepresident e country manager Amazon Italia e Spagna, a confermarlo parlando con Ansa.

Un processo di verifica generale sull’organizzazione

“Dopo aver tanto assunto stiamo avviando un processo di verifica generale anche per il nuovo contesto economico”, ha spiegato Marseglia a margine dell’assemblea Anci che si è tenuta ieri a Bergamo. Processo “che potrebbe sfociare in aggiustamenti, che nel caso non saranno indiscriminati: valuteremo con la massima attenzione ogni situazione personale”. Il tutto verrà chiarito e reso noto nei primi mesi del 2023.

“Nell’ambito del processo di revisione annuale del nostro piano operativo, esaminiamo sempre ognuna delle nostre attività e quali modifiche riteniamo necessario apportare”, ha fatto sapere in seguito l’azienda, aggiungendo che “alcuni team necessitano di una riorganizzazione. Ciò, in alcuni casi, significa che determinati ruoli non sono purtroppo più necessari: non prendiamo queste decisioni alla leggera e stiamo lavorando per supportare tutti i dipendenti impattati”.

I tagli a livelli corporate

La scorsa settimana il numero uno di Amazon, Andy Jassy, ha annunciato in una comunicazione interna all’azienda che i licenziamenti continueranno anche nel 2023, confermando le prime indiscrezioni del New York Times, secondo il quale il gigante dell’ecommerce si stava preparando a rinunciare a circa 10 mila impiegati a livello globale, in quello che potrebbe essere il maggior taglio nella storia della società. Il numero totale dei licenziamenti, in realtà, “rimane fluido”. Ma se dovesse essere confermata la cifra suggerita dal New York Times, si parlerebbe di circa il 3% dei dipendenti ‘corporate’ di Amazon, poco meno dell’1% dell’intera forza lavoro del colosso. Amazon ha registrato 798 mila dipendenti alla fine del 2019, ma al 31 dicembre 2021 contava 1,6 milioni di collaboratori a tempo pieno e part-time, con un incremento del 102%.

I piani di crescita per il medio termine

Nonostante la ristrutturazione che si prospetta nei prossimi mesi, la strategia di crescita di Amazon in Italia per il medio termine è comunque confermata: “Come gruppo nel 2021 abbiamo investito oltre dieci milioni in sicurezza e abbiamo coinvolto sulla piattaforma per l’ecommerce 20 mila piccole e medie imprese, con un export complessivo in continua crescita a 800 milioni di euro l’anno“, ha precisato Marseglia. Partendo da questa ‘vetrina’ per le piccole e medie imprese aperta in Italia da Amazon dal 2015 “l’obiettivo è di arrivare a 1,2 miliardi di esportazioni annue per questi ‘partner’ entro il 2025“.

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