IL CASO

Facebook-Whatsapp, arrocco o mossa d’attacco?

Facebook-Whatsapp: analisti divisi sulla mega acquisizione. Per Enderle group è un'”operazione disperata” per fermare l’emorragia di utenti. Anche David Williams parla di scelta difensiva, mentre secondo Banyan e Citi la fusione ha le credenziali di un successo

Pubblicato il 20 Feb 2014

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Una mossa di “assoluta disperazione”. Così Rob Enderle, capo degli analisti in Enderle group, definisce la decisione di Facebook di acquisire il servizio di messaggistica mobile istantanea Whatsapp per la cifra recordo di 16 miliardi di dollari. “Siamo al ‘crazy money’ – afferma Enderle intervistato dalla Cnbc – Penso che Facebook abbia pagato una cifra eccessiva, e che l’abbia fatto per disperazione. Sono così preoccupati dall’emorragia di utenti da provare tenere in alto i numeri comprando aziende con molti utenti. Ma questo ricorda molto da vicino le strategia di moda nella dotcom era, e questo lo trovo agghiacciante. Facebook sta perdendo l’attenzione dei propri utenti – conclude Enderle – e sta cercando di riottenerla acquistando applicazioni. Ma non è necessario che questo riesca. Gli utenti è meglio ottenerli creando nuove funzionalità sul tuo sito”.

Ma Robert Pavlik, capo degli analisti di Banyan Partners non è d’accordo sulla teoria della mossa disperata: “Facebook sta provando a vedere se grazie a Whatsapp riuscirà ad andare oltre i suoi attuali confini – afferma – Zuckerberg crede fermamente che questo sia il futuro per il mercato del mobile, e io penso che ci siano le basi perché questa idea abbia successo. In molti probabilmente metteranno in dubbio questa decisione e metteranno pressione su Facebook – conclude Pavlik – ma il dato di fatto è che il social network sta effettivamente provando a monetizzare con successo il proprio business. Questo è un altro passo in quella direzione”.

Secondo David Williams, ceo di Williams Capital Advisors, questa decisione di Facebook deve essere interpretata come una mossa difensiva. L’azienda di Zuckerberg potrebbe aver deciso di pagare un prezzo così per fare in modo che altri suoi concorrenti non lo facessero prima che la piattaforma iniziasse a trarre guadagni dai propri utenti: “E’ un prezzo molto alto – commenta Williams – ma hanno dovuto farlo, o lo avrebbe fatto qualcun altro”.

“Come sempre per le acquisizioni di queste dimensioni – afferma Mark Kay, analista di Citi – la bontà dell’operazione potrà essere sancita soltanto dal tempo. A prima vista, Facebook sta acquisendo il leader mondiale della messaggistica istantanea, un asset di valore. E poi – continua – l’esperienza di altre app simili, come WeChat, Kakaotalk e Line suggerisce significative opportunità di guadagno nel campo dei giochi, dei pagamenti e del mobile commerce”.

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