IL PROVVEDIMENTO

Gioco d’azzardo online, confermata multa da 750mila euro a Meta

Il Tar del Lazio dà ragione ad Agcom: violato il divieto di pubblicità, su Facebook sponsorizzazioni targettizzate per gli utenti italiani attraverso profili business. Il Commissario Capitanio: “La sentenza conferma ancora una volta l’importanza del ruolo regolatorio svolto dall’autorità per imporre anche ai colossi del web il rispetto delle leggi e un maggior controllo dei contenuti che circolano in rete. Contro la piaga del gioco d’azzardo non sono ammissibili leggerezze”

Pubblicato il 11 Apr 2023

Patrizia Licata

capitanio

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Meta nei confronti di Agcom e dato ragione all’autorità italiana in merito alla violazione da parte del social media delle norme che vietano la pubblicità del gioco d’azzardo. Con l’ordinanza 1946/2023 (SCARICA QUI IL PROVVEDIMENTO COMPLETO), il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha rigettato il ricorso cautelare di Meta Platform Ireland nei confronti di Agcom per l’annullamento della Delibera 422/22/Cons. che aveva comportato anche una sanzione di 750mila euro.

“La sentenza del Tar conferma ancora una volta l’importanza del ruolo regolatorio svolto da Agcom per imporre anche ai colossi del web il rispetto delle leggi e un maggior controllo dei contenuti che circolano in rete. Contro la piaga del gioco d’azzardo non sono ammissibili leggerezze”, commenta il commissario Agcom, Massimiliano Capitanio.

La sanzione dell’Agcom nei confronti di Meta

Con la delibera del 14 dicembre 2022, il Consiglio Agcom, all’unanimità, aveva sanzionato Meta per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo (in base al “decreto Dignità”) in quanto aveva permesso ad alcuni utenti business di effettuare su Facebook “sponsorizzazioni” targettizando il pubblico italiano.

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Oltre alla sanzione di 750mila euro era stato imposto a Meta di impedire agli utenti business, su cui già gravava la delibera, la diffusione e il caricamento di ulteriori e analoghi contenuti violativi, in base al principio del notice & stay down.

“Si è trattato del primo provvedimento sanzionatorio adottato da un’autorità amministrativa indipendente europea nei confronti di un social media per aver consentito la diffusione di contenuti promozionali il gioco d’azzardo”, precisa il commissario Agcom, Capitanio.

Il Tar dà l’ok alla misura del notice & stay down 

Con la sua ordinanza il Tar ha dato ragione ad Agcom precisando che, contrariamente a quanto affermato dalla società irlandese, ossia che “Agcom pretende di fatto che Meta Platforms Ireland sorvegli attivamente i contenuti sponsorizzati e perciò le impone di adattare il proprio modello di business [a] un nuovo regime di responsabilità”, la misura del notice & stay down rappresenta al contrario un ordine specifico “limitato ai soli utenti business che hanno pubblicato i post oggetto del procedimento in questione” per i quali Meta “già oggi svolge una specifica attività di controllo preventivo”.

Il Tar specifica: “Anche ritenendo che il provvedimento impugnato prefiguri la linea di condotta da adottare con riferimento alla generalità degli utenti business che intendano sponsorizzare il gioco d’azzardo, non sembra poterne derivare – come prospettato dalla ricorrente – la necessità di trasformare il modello di business praticato dalla società, atteso che è pacifico che la ricorrente, con riferimento ai contenuti che sponsorizzano il gioco d’azzardo, già oggi svolge una specifica attività di controllo preventivo che si estrinseca nel rilascio di una “autorizzazione scritta” alla pubblicazione della singola inserzione (come previsto dagli standard pubblicitari relativi al servizio Facebook definiti dalla stessa ricorrente)”.

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