Il Nyt: “I big della Silicon valley destinati a dominare a lungo”

Apple, Amazon, Facebook, Google e Microsoft, le cosiddette “Frightful five”, resistono agli attacchi delle startup. E secondo il quotidiano della grande mela rimarranno vincenti anche nel lungo periodo, nonostante i problemi e le battute d’arresto

Pubblicato il 21 Gen 2016

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Nel mondo si parla di loro come delle “big five”, e il New york times le ha ribattezzate “frightful five”, “le spaventose cinque”. Proprio ad Apple, Amazon, Facebook, Google e Microsoft il quotidiano newyorchese dedica un approfondimento, arrivando alla conclusione che, nonostante tutti i gruppi e le idee emergenti nel campo dell’online, i cinque big del digitale made in Usa sono destinati a rimanere vincenti non solo nell’immediato, ma anche nel lungo periodo.

Questo nonostante le difficoltà e gli inciampi piccoli e grandi che hanno e potranno ancora incontrare sul loro percorso, e che non arriveranno a intaccare, a meno di “rivoluzioni”, il loro strapotere. E’ il caso ad esempio della rimonta di Facebook nel campo delle news ai danni di Google, o dei timori che sono emersi nelle ultime settimane sul rallentamento delle vendite dei nuovi modelli di iPhone per Apple. Al di là dei singoli casi, sostiene Farhad Manjoo nella rubrica “state of the art”, allargando la visuale ai dati macroeconomici, è difficile immaginare che altre società riescano ad avere la stessa influenza che le big five hanno oggi sulla vita delle persone.
Anche se nessuno di loro deve sentirsi “completamente al riparo dai rischi”, e deve guardarsi le spalle da potenziali attacchi a sorpresa di un nuovo venuto. A dimostrarlo viene c’è una citazione di Eric Schmidt, amministratore delegato di Alphabet: “Qualcuno, in un garage da quale parte, sta pensando al modo per abbatterci”.

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