COLLABORAZIONE BILATERALE

Innovazione Italia-Cina, Adolfo Urso incontra Hu Kun



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Il ministro delle imprese e del made in Italy e il presidente della Camera di commercio cinese in Italia, nonché ceo della filiale nazionale di Zte, a colloquio per fare il punto sulle possibili azioni da intraprendere. Dalle telecomunicazioni all’automotive fino alla sfida energetica, il manager: “Impegnati a supportare le imprese italiane nel mercato cinese”

Pubblicato il 30 apr 2024




Promuovere l’innovazione nei settori strategici, dalle telecomunicazioni alla produzione tecnologica, passando per l’automotive e le nuove energie. È questo l’obiettivo della rinnovata collaborazione bilaterale avviata tra il ministro delle imprese e made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente della Camera di Commercio Cinese in Italia (nonché presidente Western Europe e ceo della filiale tricolore di Zte), Hu Kun. L’incontro è avvenuto ieri a Palazzo Piacentini, a margine dei lavori del Forum bilaterale Italia-Cina recentemente svoltosi a Verona.

Un patto per favorire l’innovazione in tutti i settori

“Ringrazio il ministro Urso per questo prezioso incontro, che ha rappresentato un’importante occasione di dialogo e di confronto sulle nostre attività in Italia e sulla nostra missione: costruire ponti solidi e duraturi che promuovano uno scambio equo e reciproco, favorendo l’innovazione in tutti i settori, dalle telecomunicazioni e la produzione tecnologica, all’automotive e le nuove energie”, ha dichiarato Hu Kun. “Crediamo fermamente che il dialogo sia la chiave per creare un ambiente favorevole per le imprese in entrambi i Paesi e che il commercio bilaterale tra Italia e Cina abbia ampie prospettive di sviluppo, in grado beneficiare le nostre economie. Il 2023 si è chiuso con un risultato positivo delle esportazioni italiane in Cina che registrano una crescita tendenziale del 16,8%, per 19,2 miliardi di euro. Ciò dimostra che il Made in Italy continua a essere molto apprezzato e la Camera di Commercio continuerà a impegnarsi per supportare le imprese italiane a entrare nel mercato cinese con successo”

La strategia per la valorizzazione delle reti Tlc in Italia

In qualità di numero uno della società italiana di Zte, Hu Kun aveva già tratteggiato le linee strategiche dello sviluppo del Paese attraverso l’innovazione, a partire dalle reti Tlc. “Nel 2021 si è registrato un incremento rilevante dell’economia digitale a livello globale. A fronte di un aumento del pil mondiale pari al 15%, la componente digitale aveva infatti fatto registrare un +45% del digitale. La crescita persiste, ma se vogliamo che il ritmo non rallenti dovremo superare i limiti imposti dalle attuali tecnologie, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di sfruttare appieno i Big data analytics. Il comparto delle telecomunicazioni ricoprirà un ruolo strategico da questo punto di vista, ma per l’appunto dovrà poter contare su infrastrutture sempre più performanti e sostenibili”, aveva detto Hu Kun a dicembre in occasione di Telco per l’Italia, precisando che il suo gruppo continuerà “a investire nella Penisola, focalizzandoci in particolare sui temi dell’innovazione tecnologica e della trasparenza, con la consapevolezza di lavorare in un mercato in cui gli operatori sono alla ricerca di use case per monetizzare gli investimenti infrastrutturali fin qui sostenuti. La nostra missione è quella di aiutare le telco ad aumentare le revenue e a ridurre i costi in termini di opex, specialmente per quanto riguarda gli aspetti di manutenzione e consumo energetico”.

Hu Kun aveva anche affrontato il tema cruciale dell’individuazione di use case che consentano di sprigionare il valore dei network di nuova generazione. “In quest’ambito, il nostro effort si concretizza nei progetti avviati all’interno di centri di ricerca costruiti in partnership con aziende che appartengono a verticali diversi. L’obiettivo è quello di sperimentare soluzioni innovative sviluppate per settori specifici, rendendo più semplice l’integrazione dell’AI, che avrà un ruolo sempre più importante nell’ottica di realizzare casi d’uso che rispondano alle reali esigenze di ciascuna industry. Nello scenario futuro che ipotizziamo, le telco differenzieranno la propria offerta rispetto ai public cloud provider elaborando e distribuendo alle imprese questi nuovi servizi attraverso i propri data center”, ha concluso Hu Kun”, e sarà essenziale mettere a disposizione della filiera sempre più capacità computazionale, oltre che connettività ad alte prestazioni”.

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