IL CASO

La denuncia di Microsoft: “Bing oscurato in Cina”

Il motore di ricerca straniero più importante nel Paese risulta inaccessibile. Il timore è che sia finito nelle maglie del “great Firewall”, il sistema di censura che nel 2018 ha bloccato 26mila siti, tra cui Twitter, Facebook e alcuni organi di informazione. La società Usa: “Siamo impegnati a determinare i prossimi passi”

Pubblicato il 24 Gen 2019

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Da oggi gli utenti cinesi non possono più collegarsi al motore di ricerca Bing, di proprietà di Microsoft, che è il più importante search engine straniero che opera sul mercato Del Paese asiatico. La conferma dell’oscuramento arriva direttamente da Microsoft in un comunicato: “Abbiamo confermato che Bing è attualmente inaccessibile in Cina – si legge nella nota – e siamo impegnati a determinare i prossimi passi”.

Il timore è a questo punto che Bing possa essere finito nel novero dei siti e dei servizi stranieri interessati dal “Great Firewall” che impedisce a colossi come Twitter, Facebook e diversi siti di informazione di essere visibili in Cina, anche se dalle autorità locali non è ancora arrivato nessun commento sulla vicenda.

A causa della censura di Pechino e di diversi attacchi informatici subiti nel tempo, altri colossi dei motori di ricerca sono già fuori dal mercato cinese. Tra tutti emerge il caso di Google, che si ha deciso per la “ritirata” già nel 2010. Microsoft dal canto suo aveva deciso di rimanere con Bing e con Skype, accettando di bloccare alcuni risultati di ricerca.

La notizia sta diffondendosi velocemente sui social cinesi, in cui molti utenti hanno commentato l’inaccessibilità del motore di ricerca del colosso Usa.

Nelle maglie della censura cinese risultano – secondo i dati del 2018 – circa 26mila indirizzi web stranieri, mentre gli analisti iniziano a considerare la possibilità che questa vicenda possa essere una ulteriore mossa “tattica” all’interno della trade war in cui sono coinvolti il governo cinese e quello americano, che sta coinvolgendo alcune delle società tecnologiche e delle tlc più importanti in Cina, come Huawei e Zte, proprio mentre proseguono i colloqui diplomatici tra i due paesi, con una serie di nuovi incontri che sono in agenda per la prossima settimana.

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