SATELLITI

Live su Rai Cultura lo sbarco di Philae sulla cometa

La sonda lanciata dall’Agenzia spaziale europea e dall’Asi atterrerà il 12 novembre su un piccolo corpo celeste a 500 milioni di chilometri dalla Terra. In Tv l’evento passo dopo passo con “Il giorno della Cometa”

Pubblicato il 11 Nov 2014

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Sarà solo il piccolo passo di un “ragno”, ma sarà ancora una volta – come quarantacinque anni fa sulla Luna – un grande passo per la scienza e l’umanità. Lui, il “ragno”, si chiama Philae ed è una sonda che da dieci anni viaggia aggrappata alla navicella Rosetta, lanciata nel 2004 dall’Agenzia Spaziale Europea, con il fondamentale contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana. Insieme, Rosetta e Philae hanno percorso oltre sei miliardi di chilometri nello spazio, ma anche nel tempo. Destinazione: la cometa chiamata 67P/Churyumov-Gerasimenko, dal nome dei due scienziati russi che la “videro” per la prima volta, nel 1969. Ora dovranno separarsi, perché il 12 novembre Philae atterrerà su quel piccolo corpo celeste a cinquecento milioni di chilometri dalla Terra e nella cui orbita navicella e sonda sono arrivate lo scorso agosto. Un momento storico che Rai Cultura seguirà passo dopo passo e in diretta con immagini esclusive, nello Speciale “Il giorno della Cometa”, in onda su Rai Scuola (canale 146 del Digitale Terrestre) mercoledì 12 novembre dalle 16.00 e condotto dal giornalista scientifico Luigi Bignami, con la regia di Dario Barezzi.

Circa quattro ore di programma per vivere minuto per minuto – e con il fiato sospeso – i momenti cruciali dell’atterraggio di Philae e l’arrivo delle prime fotografie del suolo e del paesaggio della cometa, di cui la missione spaziale mdell’Esa ha il compito di svelare segreti e misteri. Immagini che arriveranno da una distanza tale che, tra il momento in cui la sonda scatterà una fotografia al momento in cui la potremo vedere sulla Terra, sarà passata circa mezzora. A commentare questo momento storico – nello studio Tv3 del Centro di Produzione Tv Rai di corso Sempione, a Milano – i più importanti esperti in campo astronomico e astronautico: Giovanni Fabrizio Bignami, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica; Enrico Flamini dell’Asi; Michéle Lavagna del Politecnico di Milano; Giampiero Naletto dell’Università di Padova; Cesare Guaita del Planetario di Milano.

Oltre a loro “Il giorno della cometa” ospiterà gli interventi di altri studiosi ed esperti per analizzare l’evento anche da punti di vista inconsueti: padre José Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana, l’osservatorio astronomico della Santa Sede; monsignor Gianantonio Borgonovo, teologo; Olga Serena Vismara, studentessa del Politecnico di Milano che ha vinto il concorso indetto dall’Esa per dare il nome alla sonda. Ma ci sarà anche l’inaspettato incontro con il cantautore Eugenio Finardi, da sempre irresistibilmente attratto dai segreti dello spazio.

Altri contributi esclusivi verranno anche dall’attrice Chiara Maria Massa, dallo storico Gianluca Tizi, da servizi e collegamenti con la redazione del Tg Leonardo – l’unico Tg scientifico in Italia, realizzato dalla Tgr Rai del Piemonte – e con il Centro di Controllo dell’Agenzia Spaziale Europea, a Darmstadt in Germania, dove arriveranno le immagini dalla cometa. Ad arricchire ulteriormente “Il giorno della cometa”, anche un reportage di Rai Scuola dal titolo “Notte stellata”, che racconterà le comete nella letteratura e nell’arte, tra storia e mito; e una puntata speciale di “Nautilus Scienza” che farà il punto sul futuro dell’esplorazione spaziale.

“Un evento unico che per importanza tecnologica ed emozionale – dice Luigi Bignami, conduttore e autore del programma con Renzo Salvi e il regista Dario Barezzi – non ha e non avrà confronti dal giorno in cui l’uomo scese sulla Luna fino al giorno in cui un altro uomo scenderà su un asteroide, evento previsto verso la fine del prossimo decennio. Le analisi che farà Philae, in particolare, permetteranno di capire meglio come sono composte le comete, oggetti primordiali del sistema solare, e quindi di risalire al modo con il quale esse influenzarono la nascita dei mari e forse della vita del nostro pianeta ”. Nel corso del programma, obiettivo anche sulla tecnologia e la ricerca italiane. Sono, infatti, “made in Italy” molti degli strumenti utilizzati in questa missione di cui anche l’Agenzia Spaziale Italiana è protagonista: dal trapano che eseguirà perforazioni nel suolo della cometa ai sistemi di analisi dei campioni, fino alle macchine fotografiche e agli analizzatori chimici del suolo a bordo di Rosetta.

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