Nel primo trimestre del 2025, il mercato smartphone ha registrato a livello globale un’apparente stabilità, con una crescita modesta dello 0,2% su base annua, per un totale di 296,9 milioni di dispositivi spediti. Ma dietro questi numeri si nasconde una dinamica competitiva che lascia intravedere un nuovo ciclo strategico per il settore. Lo conferma Canalys, che nel suo ultimo report mette in luce il ritorno a una crescita selettiva e qualitativa, guidata dall’innovazione tecnologica e da un riequilibrio geografico della domanda.
Samsung si conferma al vertice del mercato smartphone con una quota del 20%, sostenuta dalle performance della nuova serie Galaxy S25 e dei modelli della linea A, che hanno ottenuto risultati importanti in mercati maturi come Stati Uniti ed Europa. Ma il dato più significativo è la rimonta di Apple, che ha aumentato le spedizioni del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024, riducendo la distanza da Samsung e portandosi al 19% di market share.
“Apple ha beneficiato di una forte domanda per i suoi iPhone 15 e 15 Pro, soprattutto nei mercati premium e in Asia, dove le offerte 5G e gli incentivi degli operatori hanno giocato un ruolo chiave”, ha dichiarato Le Xuan Chiew, analista di Canalys.
Indice degli argomenti
L’equilibrio si sposta: la Cina si rianima, l’India volano
Dietro il rinnovato slancio del comparto c’è un riassestamento della domanda, che Canalys definisce “post-razionalizzata” dopo due anni di crisi globale. L’Asia Pacifico torna protagonista, con segnali di ripresa in Cina – spinti anche dalle politiche di sussidio governative e da una maggiore attenzione al prodotto nazionale – e una tenuta in India, mercato in cui i brand cinesi come Xiaomi, Vivo e Oppo continuano a recitare un ruolo primario.
Xiaomi, infatti, ha mantenuto la terza posizione nel ranking globale del mercato smartphone con il 14% delle quote, grazie a una rinnovata attenzione ai canali offline e a partnership con retailer locali. Vivo e Oppo seguono a pari merito con l’8%, pur mostrando segnali di divergenza: Vivo cresce in Asia, mentre Oppo soffre in Europa occidentale, dove la concorrenza si è intensificata anche per effetto dell’arrivo di nuovi player come Honor e Nothing.
AI e servizi: il mercato smartphone cambia pelle
Al di là delle quote di mercato, il primo trimestre 2025 segna l’inizio di una nuova fase evolutiva per il comparto. L’intelligenza artificiale generativa entra a pieno titolo nelle strategie dei produttori. Samsung ha integrato il proprio sistema Galaxy AI nei flagship, puntando su traduzione simultanea, assistenza contestuale e fotoritocco automatico. Apple, dal canto suo, sta preparando il terreno per un annuncio radicale in occasione della Wwdc, con Siri che potrebbe finalmente diventare una “AI conversazionale”.
“Ci stiamo avvicinando a un momento di svolta, in cui le funzionalità AI guideranno la prossima ondata di aggiornamenti e renderanno gli smartphone nuovamente centrali nell’ecosistema digitale”, ha spiegato Amber Liu, analista senior di Canalys. Non solo hardware, dunque, ma anche servizi e interfacce capaci di dialogare con l’utente in modo intelligente. Un’evoluzione che, secondo gli analisti, potrà favorire la sostituzione dei dispositivi più datati, soprattutto nei mercati sviluppati.
Prospettive e implicazioni per operatori e filiera del mercato smartphone
Per gli operatori telco, questa fase rappresenta un’opportunità strategica. L’aumento delle funzionalità AI può infatti stimolare il consumo di dati e rendere più attraenti i piani premium. Allo stesso tempo, il miglioramento delle fotocamere e delle capacità di elaborazione potrà sostenere servizi come il cloud storage, lo streaming immersivo e la realtà aumentata.
Tuttavia, la filiera dovrà affrontare sfide complesse: dalla sicurezza dell’AI embedded alla sostenibilità dei dispositivi, fino al controllo delle materie prime. Non a caso, sempre più brand stanno puntando su modelli “etici”, con filiere tracciabili e cicli di vita più lunghi. La durabilità e la trasparenza diventano così elementi differenzianti, soprattutto per le generazioni più giovani.
Il ritorno della “smartphone economy”?
Il 2025 potrebbe segnare il ritorno della “smartphone economy”, ma in forme nuove. Non più volumi a tutti i costi, bensì valore, innovazione e integrazione nell’ecosistema digitale. La sfida tra Samsung e Apple si gioca non solo sul piano tecnologico, ma anche su quello strategico: chi saprà conquistare l’utente con un’esperienza realmente smart avrà in mano le chiavi del futuro. Il Q1 è solo l’inizio di una partita che si giocherà su più livelli: software, servizi, sostenibilità. E questa volta, l’evoluzione non sarà solo visibile. Sarà intelligente.