LA CLASSIFICA

PA digitale, l’Ocse boccia (ancora) l’Italia. E i progetti Ict restano al palo

Il nostro Paese al penultimo posto per le interazioni digitali tra cittadini e pubblica amministrazione, seguito solo dal Cile. Arrancano i progetti Ict nel “Digital Government” superiori ai 10 milioni di dollari

Pubblicato il 06 Lug 2015

DE.A.

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L’ Italia resta in fondo alla classifica Ocse per utilizzo di Internet da parte dei cittadini per interagire con la Pubblica amministrazione. E’ quanto emerge dal rapporto “Government at a Glance” pubblicato dall’organizzazione parigina per fare il punto su una serie di fattori di sviluppo nei Paesi dell’area Ocse tra cui anche il “Digital Government”.

Nel 2014 solo il 20% degli italiani hanno usato il web per chiedere informazioni o formulari, e l’11% per inviare formulari compilati. Un dato che colloca il nostro Paese al penultimo posto nell’ area Ocse, davanti al solo Cile (7,3% e 8,9% rispettivamente). In testa alla graduatoria si collocano i Paesi scandinavi, in cui l’uso di Internet per ottenere informazioni è superiore al 75%, con un picco dell’81% in Norvegia. Nettamente più diffuso, invece, l’uso del web per interagire con la pubblica amministrazione da parte delle imprese: nel 2014, sempre secondo i dati Ocse, il 77,7% delle aziende italiane hanno richiesto informazioni o moduli via Internet, e il 58% hanno inviato moduli compilati online.

Infine, l’Italia compare tra gli ultimi Paesi anche rispetto alle performance digitali della pubblica amministrazione per quanto riguarda i progetti Ict con un valore superiore ai 10 milioni di dollari.

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