Poste “a giorni alterni”, Nicita: “Decisione Ue entro estate”

Il commissario Agcom: “Con Bruxelles interlocuzione proficua. Puntiamo a meccanismi che soddisfino le esigenze del servizio universale con la sua sostenibilità”

Pubblicato il 02 Apr 2015

“Il confronto nel merito dell’analisi economica di impatto della misura porterà elementi molto convincenti, anche perché l’entrata in vigore delle nuove norme verrà spalmata in un arco di tempo fino al 2017”. Cosi’ il commissario dell’Agcom, Antonio Nicita ha risposto ai cronisti che, a margine di un convegno dell’Aiip gli chiedevano della presunta contrarietà da parte della Commissione Ue alla richiesta di Poste di consegnare la corrispondenza a giorni alterni, che si accompagna a quella di un aumento delle tariffe.

“Abbiamo avviato – ha ricordato Nicita – la consultazione, che partirà domani o dopodomani con la pubblicazione del documento sul nostro sito, la consultazione sulle proposte di Poste italiane, così come sono state modificate dall’Agcom”. Su questi temi, ha proseguito, con Bruxelles “ci sono interlocuzioni in corso, ma la Commissione Ue deve esprimersi sul documento finale, in seguito alla notifica”. Alla domanda se l’iter possa concludersi entro l’estate, anche per consentire la privatizzazione di Poste nel 2015, Nicita ha risposto: “Sicuramente sì” e, ha concluso, “la mia personale opinione è che nel 2015 con il forte decremento del traffico postale e in assenza di linee guida precise viene rilasciato alle autorità nazionali il compito di realizzare meccanismi che possano soddisfare le esigenze del servizio universale ma anche la sua sostenibilità”.

Nell’ultimo Consiglio Agcom sono state approvate due delibere che modificano in parte quanto arrivato dall’Ad Francesco Caio in tema di consegna della posta – la posta verrà consegnata ogni due giorni, coprendo di fatto 4mila Comuni su 8mila – e di tariffe – 0,80 cent con possibilità di salire fino a 0,95 – con la sola astensione del commissario Antonio Preto che ha sollevato dubbi circa il rispetto del principio di servizio universale. Per capire come andrà a finire, bisognerà aspettare la fine di maggio quando il provvedimento finale, arricchito dagli spunti della consultazione, arriverà sul tavolo della Commissione europea che dovrà dire la sua suoi criteri con cui si ridimesiona il servizio di consegna che, va ricordato, in quasi tuti i Paese europei viene assicurato tutti i giorni (fa eccezione la Grecia dove, per motivi orografici, il servizio viene effettutato a giorni alterni).

E proprio per evitare il “niet” della Ue, con riferimento alla modalità di recapito a giorni alterni, l’Autorità ha modificato la proposta iniziale di Poste Italiane, ponendo in consultazione specifici criteri e indici di determinazione dei Comuni che potranno essere interessati dalla misura entro il limite massimo del 25% della popolazione (secondo la consegna un giorno sì un giorno no avverrebbe in pratica su 4 mila degli 8 mila Comuni italiani), in funzione delle particolari circostanze, anche di natura geografica, che caratterizzano l’ambito del recapito postale sul territorio italiano.

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