Poste Italiane chiude un semestre record, innalza gli obiettivi di fine anno e guarda adesso allo sviluppo della rete in sinergia con l’investimento che l’ha portata a diventare il primo azionista di Tim, come ha affermato l’amministratore delegato Matteo Del Fante.
Poste ha concluso “un ottimo semestre grazie al supporto di tutte le unità di business. Continuano a crescere i pacchi, c’è un’ottima performance delle assicurazioni, va molto bene PostePay. Il contributo più importante è stato dato da Bancoposta e dai servizi finanziari”, ha sottolineato Del Fante in un’intervista a tutto campo concessa al TG Poste a commento dei risultati finanziari del gruppo.
I ricavi dei servizi Telco si sono attestati a 82 milioni di euro nel secondo trimestre del 2025, in crescita dello 0,2% anno su anno (165 milioni nel primo semestre del 2025, +1,0% anno su anno), supportati da una base clienti stabile e dalla nuova offerta fibra.
Nella seconda parte dell’anno “Proseguirà un avvicinamento graduale a Tim“, ha affermato Del Fante, “perché nella prima metà dell’anno abbiamo fatto un investimento importante che è propedeutico a mettere in atto azioni di efficientamento reciproco, cogliendo sinergie”.
Nell’ottica di una strategia omnicanale che viene incontro alle esigenze della clientela, Del Fante ha sottolineato anche il successo della nuova super App Poste Italiane, già utilizzata da 8 milioni di persone.
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Poste Italiane, risultati record nel primo semestre
Nel primo semestre Poste Italiane ha registrato ricavi consolidati record pari a 6,5 miliardi di euro, in crescita del 5% anno su anno. Il Risultato operativo (Ebit) Adjusted è aumentato del 12% a 1,7 miliardi, mentre l’utile netto ha raggiunto 1,2 miliardi, in crescita del 14%.
“Si tratta del miglior primo semestre dalla nostra quotazione in Borsa risalente al 2015”, ha sottolineato Del Fante.
“I ricavi del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione hanno raggiunto 1,9 miliardi, sostenuti da solidi volumi nei pacchi e da efficaci azioni di repricing sulla corrispondenza”, ha indicato l’AD. “I Servizi Finanziari hanno registrato un aumento dei ricavi da terzi del 6% nei primi sei mesi, attestandosi a 2,8 miliardi, trainati dal Margine di interesse (NII) trimestrale a livelli record e da una solida performance commerciale. I Servizi Assicurativi hanno conseguito una forte redditività sia nel comparto Investimenti Vita e Previdenza che nel comparto Protezione, con ricavi semestrali pari a 0,9 miliardi. I Servizi Postepay proseguono lungo una solida traiettoria di crescita. Il nostro business energia registra una crescita notevole, raggiungendo circa 900.000 clienti”.

Il Gruppo ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero esercizio 2025.
“Abbiamo deciso di aumentare la guidance del risultato operativo (EBIT) Adjusted per il 2025 da 3,1 miliardi a 3,2 miliardi e la guidance sull’utile netto per il 2025 da 2,1 miliardi a 2,2 miliardi, con una maggiore remunerazione per gli azionisti in linea con la nostra politica dei dividendi basata su un payout ratio”, ha affermato Del Fante.
Avanti col progetto Polis e gli hub dei servizi digitali della PA
Nel 2025 Poste Italiane proseguirà anche nella realizzazione di ‘Polis’, progetto strategico a supporto della coesione sociale del Paese che coinvolge circa 7.000 comuni con meno di 15 mila abitanti. Qui l’Ufficio Postale sarà trasformato in hub di servizi digitali per un accesso rapido e facile ai servizi della Pubblica Amministrazione. Al 30 giugno Polis già conta oltre 3.900 uffici postali trasformati in ‘Casa dei Servizi Digitali’.
“Siamo l’azienda che ha deciso di non chiudere gli uffici postali sul territorio”, ha evidenziato Del Fante. “Anzi, con il progetto Polis abbiamo deciso di rientrare in maniera significativa in quelle aree interne a minor densità abitativa portando servizi della Pubblica Amministrazione importantissimi, come ad esempio il passaporto”.
Il servizio passaporti ha superato le 81.000 richieste ed è attivo in 2.720 sedi – circa 2.300 negli uffici postali Polis situati in comuni con meno di 15.000 abitanti e 415 nelle grandi città. L’utilizzo è particolarmente intenso nei piccoli centri, da cui proviene circa il 70% delle richieste.
Poste Italiane prevede inoltre la realizzazione di circa 250 spazi di coworking a livello nazionale e l’implementazione di numerose azioni a supporto della transizione energetica del Paese. Da inizio progetto, alla fine di giugno 2025 sono stati completati 3.905 Uffici Postali e 91 Spazi per l’Italia (coworking) e sono state evase oltre 98.000 pratiche su servizi della Pubblica Amministrazione.
Rinnovata la convenzione con Polizia di Stato per la cybersicurezza
Poste Italiane ha fatto anche sapere di aver rinnovato con Polizia di Stato la convenzione per la sicurezza cibernetica dei servizi pubblici e delle infrastrutture digitali.
L’accordo, che rafforza una collaborazione consolidata, promuove lo scambio di informazioni e lo svolgimento di attività congiunte contro i cyber attacchi, e prevede inoltre programmi di formazione sulla sicurezza digitale.
Nell’ambito della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Tecnologica, Poste proseguirà lungo il percorso di rinnovamento delle infrastrutture hardware distribuite su tutto il territorio nazionale, a supporto dell’affidabilità e continuità operativa delle dotazioni IT aziendali.
Parallelamente, verrà ulteriormente potenziata l’implementazione della soluzione SD Wan (Software-Defined Wide Area Network), con l’obiettivo di ottimizzare la connettività tra le sedi, migliorare la gestione dinamica del traffico di rete e aumentare la resilienza complessiva delle comunicazioni aziendali.