INNOVAZIONE

Recovery Plan, appello bipartisan del Parlamento: “Fondi per l’editoria 5.0”

In un documento inviato al sottosegretario Giuseppe Moles i parlamentari chiedono risorse a sostegno del settore, che nel 2020 ha perso 600 milioni. “Salvaguardare migliaia di posti di lavoro, aziende e il diritto dei cittadini a informarsi liberamente”       

Pubblicato il 10 Mar 2021

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Credito di imposta per la distribuzione, agevolazione Iva, sostegno a nuove iniziative editoriali. Sono le 3 richieste-pilastro a favore del progetto “Editoria 5.0”, che puntano a salvaguardare un settore che nel 2020 è stato segnato da perdite per oltre 600 milioni di euro.

E’ questo il centro dell’appello sottoscritto da quasi tutte le forze politiche (Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Italia Viva) indirizzato al sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles in cui si chiede “di veder inseriti nel prossimo Dl Sostegno e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le misure approvate nella risoluzione della Commissione Cultura del maggio 2020, quanto mai necessarie per dare respiro ad un settore che ha perso nel solo 2020 più di 600 milioni di euro”.

Serve salvaguardare, si legge nel documento, “il pluralismo e la qualità dell’informazione, contrastando la chiusura di molte imprese editoriali e il rischio di desertificazione del panorama dell’informazione, specificando in particolare linee di intervento per l’istituzione di un Fondo straordinario per interventi a sostegno dell’innovazione dell’editoria, per favorire l’assunzione di giornalisti e il ricambio generazionale, per il sostegno alla domanda con incentivi agli abbonamenti, per l’informatizzazione delle edicole, per la consegna a domicilio dei giornali”.

La crisi strutturale delle aziende

Le aziende editoriali sono investite da una crisi strutturale iniziata nel 2009, ricordano i parlamentari, “dovuta alla riduzione dei ricavi, sia da pubblicità che da diffusione, che la pandemia ha ulteriormente acuito. Queste stesse aziende si trovano davanti alla necessità di investire per la transizione verso il digitale al fine di evitare chiusure di testate che impatterebbero sul pluralismo dell’informazione e sulla qualità stessa della democrazia e poter competere con gli Over the top per superare l’aspetto ancora irrisolto del value gap (il disallineamento nella distribuzione del valore estraibile dai prodotti digitali tra soggetti che creano i contenuti e soggetti che guidano i processi e i meccanismi attraverso i quali i prodotti vengono distribuiti nei mercati digitali).

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Secondo i parlamentari nel prossimo “Dl Sostegno” in via di approvazione da parte del Governo Draghi è necessario prevedere un credito di imposta per la distribuzione per garantire un sostegno alla tiratura e alla capillarità della diffusione della stampa in tutta Italia; un’agevolazione Iva al fine di prevedere, anche nel 2021, l’applicazione dell’imposta sul commercio di quotidiani e di periodici secondo il medesimo regime applicato nel 2020, in relazione al numero di copie consegnate spedite;  il sostegno a nuove iniziative editoriali.

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