Il progetto Bromo avanza a grandi falcate verso l’operatività: Airbus, Leonardo e Thales hanno infatti siglato un memorandum of understanding con l’obiettivo di unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società, del valore di 10 miliardi di euro nel settore satellitare.
La struttura societaria di Bromo prevede una governance a rotazione. Airbus deterrà il 35% della nuova entità, mentre Leonardo e Thales si divideranno equamente il restante 65%. Il memorandum of Understanding definisce ruoli e competenze dei partner nel nuovo soggetto dedicato alle reti satellitari. Il modello di riferimento è quello di Mbda, il consorzio europeo per la produzione di missili, che ha dimostrato come la cooperazione industriale possa rafforzare la competitività continentale.
Ieri, in vista della pubblicazione del memorandum, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato positivamente l’iniziativa: “È la strada giusta per realizzare sempre più campioni europei, con una leadership italiana significativa. Le nostre imprese possono garantire l’autonomia strategica dell’Europa sulle frontiere e le nuove tecnologie”.
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Cosa prevede il memorandum of understanding
“Con la firma del memorandum”, si legge in una nota congiunta, “Airbus, Leonardo e Thales mirano a unire le forze per consolidare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio, settore cruciale che sostiene infrastrutture e servizi critici nei campi delle telecomunicazioni, della navigazione globale, dell’osservazione della Terra, della ricerca scientifica, dell’esplorazione e della sicurezza nazionale. La nuova società intende inoltre porsi come partner di fiducia per lo sviluppo e l’attuazione dei programmi spaziali strategici a livello nazionale”.
Il nuovo soggetto riunirà, svilupperà e realizzerà un portafoglio completo di tecnologie complementari e soluzioni integrate end-to-end, che vanno dalle infrastrutture spaziali ai servizi (escludendo i lanciatori).
La società accelererà l’innovazione in questo mercato strategico, con l’obiettivo di creare un player europeo integrato e resiliente e dotato della necessaria massa critica per competere a livello globale e sfruttare le possibilità di crescita nei mercati internazionali.
Il nuovo attore sarà in grado di unificare e rafforzare gli investimenti nei futuri prodotti e servizi spaziali, facendo leva sugli asset complementari e sulle elevate capacità delle tre aziende, favorendo i processi innovativi. Dall’unione è previsto si generino sinergie per un ammontare totale di diverse centinaia di milioni di euro all’anno sul risultato operativo a partire dal quinto anno successivo dalla sigla dell’accordo. Si prevede che i costi associati alla generazione di tali sinergie siano in linea con i parametri di riferimento del settore
Il progetto sarà quindi in grado di accrescere i ricavi, sfruttando un portafoglio ampliato di prodotti e servizi end-to-end, creando così un’offerta maggiormente competitiva con un incremento della portata commerciale globale. Le competenze congiunte creeranno le condizioni per lo sviluppo di nuovi programmi innovativi con l’obiettivo di ampliare il posizionamento di mercato del nuovo player. Possibili ulteriori sinergie operative – nei campi dell’ingegneria, della produzione e del project management – favoriranno l’efficienza e la creazione di valore nel lungo termine.
Gli obiettivi strategici del progetto Bromo
Più nello specifico, il progetto Bromo mira a promuovere innovazione e progresso tecnologico valorizzando le capacità congiunte di ricerca e sviluppo, per essere all’avanguardia nelle missioni spaziali in tutti i domini, inclusi i servizi, e migliorare l’efficienza operativa grazie alle economie di scala e a processi produttivi ottimizzati.
A questo si aggiunge l’obiettivo di aumentare la competitività nei confronti dei principali attori globali, raggiungendo una massa critica e garantendo che l’Europa conservi il suo ruolo di uno degli attori principali nel mercato spaziale internazionale
La società punta anche a guidare programmi innovativi in grado di rispondere all’evoluzione delle esigenze dei clienti e alla crescente domanda di sovranità europea, nazionale e dei programmi militari, fornendo soluzioni integrate per infrastrutture e servizi in tutti i principali domini spaziali, favorendo la cooperazione tra le nazioni e potenziando la capacità d’investimento.
Infine, i partecipanti al progetto Bromo lavoreranno da una parte per rafforzare l’ecosistema spaziale europeo, assicurando maggiore stabilità e prevedibilità al panorama industriale e amplificando le opportunità a beneficio dei fornitori europei, dall’altra per creare nuove opportunità di crescita professionale per i dipendenti grazie a competenze tecniche più ampie e alla presenza multinazionale della nuova società.
Come sarà strutturata la nuova realtà
Al termine dell’operazione, nella nuova società Airbus contribuirà con i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space, mentre Leonardo metterà a disposizione la Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space. Thales contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales Seso.
La nuova società impiegherà circa 25mila persone in tutta Europa e costituirà un player competitivo a livello mondiale potendo contare su un fatturato annuo di circa 6,5 miliardi di euro e su un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti.