I PROGETTI

Siccità: Digital twin e WebGis per abbattere gli sprechi idrici

Gestione delle risorse, sistemi di monitoraggio e soluzioni innovative per arginare il fenomeno e rendere più efficienti le infrastrutture. L’evoluzione dello scenario emersa in occasione di un evento organizzato dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale. La startup PipeIn specializzata nella manutenzione predittiva delle condotte, chiude il suo primo aumento di capitale da 725mila euro

Pubblicato il 19 Apr 2023

acqua

Sfida digitale per la gestione delle risorse idriche, la riqualificazione del territorio, il contrasto al dissesto idrogeologico e la scarsità idrica nel nostro Paese. Questi i temi al centro dell’evento organizzato dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale con l’obiettivo di fare il punto sui piani e sui programmi nazionali per abbattere gli sprechi idrici.

Due in particolare i nuovi progetti – Digital Twin e WebGis – presentati dall’Autorità di Bacino oltre ai risultati del programma ReStart. Intanto PipeIn, startup che sviluppa soluzioni innovative per la manutenzione predittiva delle condotte, chiude il suo primo aumento di capitale da 725mila euro finalizzato all’incremento dello sviluppo hardware e software per estendere l’offerta di tutela delle infrastrutture e l’efficienza e sicurezza per il personale addetto.

Come si articola il progetto Digital Twin

Il progetto Digital Twin prevede la rappresentazione digitale interattiva di sistemi fisici, tale da rendere possibile identificare eventuali criticità e simulare analisi di scenario e conterà su strumenti rinnovati per l’analisi dei dati al fine di poter disporre di un quadro conoscitivo completo e continuamente aggiornato. Il progetto sarà sviluppato da un team multidisciplinare coordinato dall’Autorità di Bacino che comprende, tra gli altri, le aziende leader del settore quali Autodesk, Bentley systems, Esri Italia, Ett, Lutech, Mbs Consulting, Microsoft Italia, Porini.

Obiettivo strategico del progetto è quello di realizzare una replica digitale del sistema idrologico del bacino distrettuale dell’Appennino centrale, un vero e proprio gemello digitale del bacino idrografico che, alimentato in tempo reale dai dati provenienti da satelliti, da droni, da sensori a terra, da servizi di previsione metereologiche e da qualunque altra banca dati disponibile, consenta di implementare un avanzato sistema di monitoraggio integrato del territorio che possa essere impiegato per la previsione degli estremi idrologici, la gestione del ciclo della risorsa idrica e la simulazione delle variazioni cui il sistema può andare incontro.

Gli obiettivi del progetto WebGis

Il portale WebGis punta a sviluppare strumenti di digitalizzazione e georeferenziazione dei dati riguardanti la pianificazione del rischio idrogeologico e della gestione delle acque per la previsione degli scenari dell’intero distretto. L’Autorità di Bacino, in collaborazione con Esri Italia, ha portato a termine la realizzazione di un applicativo cartografico WebGis dell’intero distretto dell’Appennino centrale che sarà accessibile e fruibile gratuitamente online sul sito web dell’Autorità.

Grazie alla tecnologia Gis è stato possibile digitalizzare e georeferenziare i dati e le informazioni riguardanti la pianificazione del rischio idrogeologico (fenomeni franosi, rischi alluvioni, aree interessate da incendi), la gestione delle acque (bacini idrografici, grandi derivazioni, stato chimico ed ecologico dei corpi idrici), fino alle condizioni climatiche e idrologiche per la previsione degli scenari di severità idrica dell’intero distretto.

L’applicazione consentirà di sovrapporre numerose carte tematiche quali quelle dell’uso del suolo, delle aree protette, la carta geologica e quella ecopedologica, e sarà nel tempo integrata con le principali piattaforme informative quali DewetraA (Protezione civile), Copernicus, Pvgis, European Drought Observatory, Sigrian-Crea, His-Central (Ispra).

Il portale, che costituirà la base informativa per lo sviluppo di un gemello digitale del distretto consentirà anche di automatizzare le procedure di richiesta di pareri e di concessioni da parte degli utenti, favorendo la compartecipazione ed il coordinamento tra i vari livelli istituzionali nella progettazione e nella gestione delle politiche pubbliche.

Analisi dei dati contro il climate change

“Le nuove sfide imposte dai cambiamenti climatici richiedono, oltre alla messa in campo di interventi strutturali, anche di un profondo rinnovamento degli strumenti e dei metodi per l’acquisizione e l’analisi dei dati, al fine di poter disporre di un quadro conoscitivo completo e continuamente aggiornato che consenta di mettere in atto azioni efficaci per la gestione delle risorse idriche e la difesa del nostro territorio – commenta Marco Casini, Segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale –. L’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale ha raccolto questa sfida e ha avviato con i progetti ReStart, WebGis e Digital Twin di distretto, un importante percorso incentrato sull’innovazione digitale, la ricerca e la comunicazione con l’obiettivo di definire e programmare adeguati interventi per far fronte alle nuove emergenze ambientali a cui il nostro Paese, già strutturalmente soggetto ai rischi naturali, è particolarmente vulnerabile”.

Non solo emergenze, serve prevenzione

“Il Governo e la sua maggioranza  – ha detto Mauro Rotelli, Presidente della VIII commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati – si sono mossi immediatamente per porre le condizioni affinché le funzioni e le dotazioni organiche delle sette Autorità distrettuali fossero adeguate alle necessità ed emergenze del territorio, acutizzate dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla endemica fragilità. Le autorità di bacino svolgono un ruolo di sentinelle sul territorio per prevenire il rischio per l’integrità del suolo e per un razionale utilizzo della risorsa idrica. È fondamentale puntare sul loro ruolo e su tutti gli interventi strutturali, e non solo su quelli emergenziali e congiunturali, che sono necessariamente adottati post eventi calamitosi o siccitosi. In tale direzione la digitalizzazione dei sistemi di monitoraggio e dei dati da essi prodotti, anche attraverso l’utilizzo di droni e satelliti, è fondamentale per la programmazione degli interventi affinché essi siano accurati, precisi e durevoli”.

“Le scosse avvenute nel centro Italia nel 2016 hanno causato, in un quadro di devastazione che ha interessato un’area di 8.000 kmq, anche un fenomeno particolare che ha riguardato le risorse idriche – ha detto Guido Castelli Commissario per la ricostruzione post sisma 2016 -. È avvenuta una diversificazione del corso delle acque. Per questa ragione nell’ambito dei finanziamenti per la digitalizzazione del Fondo complementare sisma sarà avviato un progetto di mappatura della rete idrica, per monitorare il fenomeno della dispersione delle acque e le cause, al fine di intervenire”.

PipeIn chiude round di investimento da 725mila euro

Intanto PipeIn, startup che sviluppa soluzioni innovative per la manutenzione predittiva delle condotte, chiude il suo primo aumento di capitale da 725mila euro finalizzato all’incremento dello sviluppo hardware e software per estendere l’offerta di tutela delle infrastrutture e l’efficienza e sicurezza per il personale addetto.

L’operazione avviene su sottoscrizione di RoboIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Robotica e l’Automazione Industriale. Le nuove risorse, che portano la raccolta totale della startup ad oltre 800mila euro, permetteranno a PipeIn di assumere nuove figure chiave per lo sviluppo tecnico e di aumentare il livello di maturità tecnologica alla base del servizio di ispezione e manutenzione delle condotte che la startup offre.

L’investimento consentirà a PipeIn di accelerare il lancio sul mercato della prima versione commerciale di Shark4, un robot dotato di sensori in grado di monitorare l’evoluzione dello stato di salute di tubature. Nello stesso periodo effettuerà una serie di progetti pilota indispensabili per la validazione di un prodotto che deve garantire i massimi standard di sicurezza e affidabilità.

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