Smart city, Brescia sul podio del crowdfunding sociale

Pubblicato il 17 Dic 2015

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Brescia è uno dei tre Comuni premiati dal primo contest nazionale promosso da Anci e Wind con l’obiettivo di sostenere idee innovative e progetti di valore sociale in Italia. L’iniziativa utilizza i nuovi strumenti della digital economy per raccogliere fondi sul web per le proposte selezionate. L’iniziativa è realizzata in partnership con DeRev, una delle principali piattaforme italiane di crowdfunding, e intende sostenere iniziative no-profit e progetti civici che contribuiscono a creare valore sociale nel quadro di un’economia sempre più orientata al digitale, facendo rete attraverso i nuovi strumenti della sharing economy”.

“Ancora una volta, non solo saremo pionieri in uno degli aspetti chiave che spesso vengono citati in tema di innovazione urbana e smart city come il crowdfunding, cioè la raccolta di fondi attraverso il contributo degli utenti della rete, ma continuiamo a lavorare per mantenere Brescia una città che innova con un forte valore sociale di inclusione e attenzione alle fragilità e alle persone”, dice il vicesindaco Laura Castelletti, assessore all’Innovazione, creatività e smart city.

“La tecnologia non ci serve per vivere meglio se non la usiamo per essere più vicini agli altri, per capire e prevenire le difficoltà, il disagio, l’emarginazione. La rete non deve unire dispositivi e oggetti, ma persone anche lontane. Internet ci offre l’opportunità di conoscere gli altri, capire il mondo in cui viviamo, essere più lungimiranti e collaborativi. La smart city non è una città di dati e bit, ma un senso più profondo e contemporane di bene comune, una percezione collettiva di doveri e di azioni concrete che ci portino tutti insieme verso un futuro sostenibile e responsabile. Il futuro non deve lasciare indietro nessuno”.

La manifestazione d’interesse è stata promossa da Anci e Wind agli inizi di agosto ed era rivolta ai Comuni aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart City, di cui Brescia è tra le prime sostenitrici. In palio, la possibilità di utilizzare la piattaforma DeRev, nel supporto all’impostazione della campagna di crowfunding da parte degli esperti di DeRev e nella comunicazione a livello nazionale del progetto assicurata da Wind attraverso la diffusione e promozione dei progetti selezionati attraverso campagne dedicate su web, apps e social. Anci garantisce dalla sua la promozione e valorizzazione a livello nazionale dei progetti attraverso i suoi canali, nonché un affiancamento ai Comuni nella relazione con Wind e DeRev.

«Abbiamo deciso di puntare su Lab6 perché è già un progetto che nel nostro Comune è attivo e sostenuto da realtà come Fondazione Comunità Bresciana. L’abbiamo incluso anche nel disegno ambizioso su un nuovo welfare di comunità che abbiamo ridisegnato col progetto “Brescia città del noi”. Questo perché il crowd funding è certamente uno strumento prezioso per il sostegno all’impresa no-profit; ma l’impegno educativo e l’integrazione coi servizi già presenti sul territorio non può che rimanere con una regia dell’Ente». Così Felice Scalvini, Assessore alle Politiche per la Famiglia, la Persona e la Sanità, che aggiunge: «L’innovazione è oggi più che mai una prerogativa sociale, poiché l’emergenza per tutti noi (e la nostra priorità) è il lavoro, inteso nella suo significato più nobilitante, umano, sociale».

I progetti selezionati per l’attivazione di campagne di crowfunding attraverso la piattaforma DeRev sono stati:

  • “Lab6” del Comune di Brescia
  • “Attiviamoci: La città è una proposta educativa” del Comune di Saluzzo
  • “NEXTaranto” del Comune di Taranto

Nel dettaglio, il Comune di Brescia attiverà una campagna di crowfunding per il potenziamento del progetto “Lab6”, finalizzato alla realizzazione di laboratori in cui, attraverso il coinvolgimento di giovani fra I 16 e i 25anni, si producono beni o servizi ad elevata utilità sociale per altri cittadini. L’obiettivo è quello di rispondere ai bisogni del territorio o di gruppi di cittadini rafforzando, al contempo, le competenze dei giovani e offrendo loro occasioni in cui sperimentarsi in un lavoro vero. Saluzzo lavorerà invece sul Progetto “Attiviamoci: La città è una proposta educativa”, che punta a ampliare e completare l’offerta formativa per i minori che manifestano i primi segnali di disagio. La campagna di crowfunding permetterà di dare avvio ad alcuni interventi elaborati all’interno di tavoli di lavoro partecipati da Comune, scuola, oratorio e servizi sociali, fra i quali un percorso di formazione che produca una maggiore consapevolezza all’utilizzo delle nuove tecnologie sia per i minori che per le famiglie e la messa a disposizione dei contesti informali educativi delle tecnologie necessarie a ridimensionare il digital device che caratterizza soprattutto le fasce deboli, affinché si realizzino percorsi di formazione permanente “learning by doing” si per i minori che per la comunità adulta.Il Comune di Taranto, infine, utilizzerà il crowfunding per avviare il progetto “NEXTaranto”, attraverso il quale intende costituire una rete cittadina di FabLab -Fabrication Laboratory, intesi quali centri attrezzati per la fabbricazione digitale, oltre che luoghi d’incontro e di relazione per la promozione della cultura digitale a beneficio di chi, sul territorio, intenda avvicinarsi al mondo della fabbricazione digitale.

ANCI garantirà anch’essa la promozione e valorizzazione a livello nazionale delle campagne di crowfunding comunale, che partiranno entro la fine del 2015, nonché un affiancamento ai Comuni nella relazione con Wind e DeRev.

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