Mentre Samsung accelera nella sua rincorsa al primo della classe, L’Apple Watch progettato a Cupertino che ha guadagnato il podio per quanto riguarda non solo la categoria degli orologi smart e ha seriamente ipotecato il mercato dei dispositivi per la salute e il benessere da polso, arriva il fulmine a ciel sereno dalla svizzera.
Il gruppo Swatch ha infatti presentato una denuncia contro Samsung Electronics e Samsung Electronics America, affermando che le due società hanno violato il suo marchio sui disegni per i quadranti scaricabili degli orologi smart.
Il più grande produttore svizzero di segnatempo, che controlla decine di marchi e di fornitori di componenti, ha infatti affermato che i quadranti dell’azienda coreana hanno “segni identici o virtualmente identici” rispetto a quelli dei marchi commerciali che Swatch possiede, tra i quali Longines, Omega, Swatch e Tissot.
“Questa scopiazzatura dei nostri marchi – affermano i legali del gruppo Swatch in una memoria depositata alla corte del distretto sud di New York, secondo quanto raccolto dall’agenzia stampa Reuters – può avere un solo scopo: far scambiare in modo ingannevole negli occhi dei consumatori la fama, la reputazione e la buona volontà dei prodotti e dei marchi delle società Swatch Group costruite con cura per decenni”.
Swatch, che nella denuncia ha richiesto di andare a processo, lamenta anche la concorrenza sleale e le pratiche commerciali scorrette. L’azienda svizzera, come il colosso coreano, non si sono rese disponibili per commento la notizia della causa legale. Non è la prima volta però che Samsung ha problemi per quanto riguarda i suoi prodotti in casi di presunta copia: anche con gli smartphone l’azienda coreana si è a lungo scontrata nei tribunali di mezzo mondo con l’americana Apple, rispondendo all’accusa di aver copiato il design dei prodotti realizzati a Cupertino per realizzare i suoi smartphone.