Telecom, Asati: “Bolloré spinga sulla crescita”

I piccoli azionisti scrivono al presidente di Vivendi: “Si apra una nuova fase di sviluppo e leadership tecnologica e di mercato”

Pubblicato il 23 Giu 2015

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“Con il perfezionamento della registrazione dell’atto notarile per il passaggio delle quote da Telefonica presso la camera di commercio di Milano, che sta avvenendo proprio in queste ore, inizia di fatto l’ingresso operativo di Vivendi nell’azionariato di Telecom Italia. Asati augura buon lavoro al presidente Bollorè, con l’auspicio che si apra una nuova fase per la società, di sviluppo, crescita e leadership tecnologica e di mercato”. Lo scrive Franco Lombardi, presidente dei Asati, l’associazione che riunisce i piccoli azionisti di Telecom Italia, indirizzando una lettera aperta al presidente del gruppo francese che sta per diventare il principale azionista di Telecom Italia.

“Gli ultimi diciotto mesi – prosegue – sono stati certamente per Telecom Italia i migliori degli ultimi anni: sono ripartiti gli investimenti per lo sviluppo della banda ultralarga sia sul fisso che sul mobile, è rallentata la caduta dei ricavi sul domestico e si riparla di un piano di assunzioni. In poche parole la società ha finalmente ripreso il cammino verso lo sviluppo e di questo occorre dar merito all’attuale management che, libero dai condizionamenti di Telefonica, ha saputo agire nell’esclusivo interesse della società”.

Passando in rassegna le “esperienze certo non brillanti” delle gestioni precendenti, Asati sottolinea che “i piccoli azionisti nutrono qualche dubbio sugli obiettivi che il Presidente Bollorè e la sua Vivendi intendono perseguire”. “Perché – si chiede – salire fino al 15% in Telecom Italia dopo avere venduto solo poco tempo fa tutte le partecipazioni nel settore Tlc ? È casuale l’interesse dichiarato di Orange? E l’investimento della Caisse des Depots uscita allo scoperto nell’ultima assemblea ? E quale sarà questa volta l’atteggiamento di Mediobanca, regista sia dell’OPA di Colaninno che dell’operazione Telco? E Generali che prima dichiara di voler dismettere un asset no core e poi afferma “vediamo” ? E’ proprio infondato il sospetto che si voglia costruire intorno a Vivendi un nuovo nucleo di controllo, una sorta di Telco 2?”.

“L’auspicio di Asati – continua la lettera – è che l’arrivo del Presidente Bollorè risponda a questi molteplici interrogativi, anche attraverso l’accelerazione del percorso di crescita intrapreso dalla Società. Ci riferiamo, in particolare, allo sviluppo della rete fissa e mobile nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi infrastrutturali posti dall’Agenda Digitale europea, avvalendosi degli incentivi governativi indicati nel Piano strategico per lo sviluppo della banda ultralarga, al rafforzamento della presenza in Brasile, alla realizzazione di accordi e alleanze per arricchire l’offerta di contenuti da veicolare sulle reti di nuova generazione”. “Concludiamo – afferma Lombardi – con l’auspicio che l’investimento di Vivendi si proietti nel lungo periodo e che voglia finalmente favorire la ripresa dello sviluppo della Società, anche attraverso lo sviluppo di sinergie tra le attività di content provider e l’offerta di infrastrutture avanzate. Sin d’ora invitiamo il Presidente Bollorè a partecipare al nostro prossimo convegno dei piccoli azionisti che si terrà a Roma nel prossimo mese di novembre durante il quale sicuramente Bollorè fugherà ogni nostra incertezza sulle vere strategie di Vivendi in Telecom“.

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