Il commissario europeo al Mercato interno e all’Industria Thierry Breton si dimette e pubblica una dura lettera contro la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, accusandola di aver lavorato affinché la Francia proponga un altro candidato, per “ragioni personali che in nessun caso sono state discusse direttamente con me”. Breton era ricandidato per la von der Leyen bis.
La lettera
“Alcuni giorni fa – scrive il commissario dimissionario alla presidente – nell’ultima fase dei negoziati sulla composizione del futuro collegio, lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente, e ha offerto, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente per la Francia nel prossimo collegio. Le verrà ora proposto un altro candidato. Nel corso degli ultimi 5 anni, ho instancabilmente tentato di sostenere il bene comune dell’Europa, al di sopra degli interessi nazionali e di partito. E’ stato un onore. Tuttavia, alla luce degli ultimi sviluppi, che attestano ulteriormente una governance carente, sono arrivato alla conclusione di non poter più svolgere il mio lavoro nel collegio. Pertanto, mi dimetto dall’incarico di commissario europeo, con effetto immediato”, conclude.
Von der Leyen: “Ringrazio Breton per il lavoro svolto”
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha accettato le dimissioni del commissario francese Thierry Breton e “lo ringrazia per il suo lavoro, in particolare per i progressi fatti sul Digital services act e sulle altre regolamentazioni relative al digitale”.
Macron candida Séjourné
Il presidente francese Emmanuel Macron esprime “i suoi ringraziamenti a Thierry Breton, che è stato un eccellente Commissario europeo”. “Ha contribuito in modo determinante all’avanzamento di una politica di sovranità europea nei settori della tecnologia digitale (Dsa/Dma) – affermano fonti dell’Eliseo – del sostegno alla base tecnologica e industriale della difesa europea e della tenuta del mercato unico dell’Unione europea durante la crisi di Covid”.
In sostituzione Macron propone Stéphane Séjourné. “Dopo la presidenza francese del Consiglio Ue nel 2022 e il suo secondo discorso della Sorbona nell’aprile 2024, il presidente della Repubblica ha sempre difeso l’assegnazione alla Francia di un portafoglio chiave di Commissario europeo, centrato sui nodi della sovranità industriale, tecnologica e di competitività europea”, fa sapere una fonte dell’Eliseo dopo l’annuncio della scelta di Séjourné come nuovo commissario. “Questo è il senso dell’insieme dei contatti che il presidente ha avuto con la presidente della Commissione europea dopo la sua elezione da parte del Parlamento europeo. D’accordo con il primo ministro, il presidente della Repubblica – continua la fonte – ha proposto Stéphane Séjourné, ministro dell’Europa e degli Esteri, come commissario europeo per la prossima legislatura”.
L’Eliseo ricorda che Séjourné “è stato presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo” e che “il suo impegno europeo gli consentirà di condurre pienamente quest’agenda di sovranità”.