LO SCENARIO

Trema Google, il motore di ricerca Chatgpt “minaccia” il predominio per la prima volta



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OpenAI pronta a farsi protagonista di una nuova rivoluzione, quella che spariglierà le carte del searching mettendo a dura prova anche Microsoft. Ecco come funziona la “creatura” che grazie all’AI è in grado di intercettare risposte più mirate ed efficaci

Pubblicato il 4 nov 2024



intelligenza artificiale, chatbot, smart working

OpenAI lancia una nuova funzionalità di ricerca all’interno di ChatGpt e si posiziona così come un potenziale concorrente dei motori di ricerca dominanti come Google, Bing di Microsoft e Perplexity. La nuova funzione di ricerca di ChatGpt offre risultati aggiornati in tempo reale su sport, quotazioni azionarie, notizie, meteo e molto altro, grazie a una ricerca web in tempo reale e collaborazioni con fornitori di notizie e dati.

L’annuncio ha avuto ripercussioni immediate, con le azioni di Alphabet in calo di circa l’1%. Dal lancio di ChatGpt nel novembre 2022, gli investitori di Alphabet hanno espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che OpenAI possa erodere la quota di mercato di Google nel settore del searching, offrendo ai consumatori nuovi modi per cercare informazioni online.

Un rischio anche per Microsoft

Non solo Google, ma anche Microsoft potrebbe essere influenzata da questa mossa. Nonostante Microsoft abbia investito circa 14 miliardi di dollari in OpenAI, i prodotti di quest’ultima competono direttamente con gli strumenti di intelligenza artificiale e ricerca di Microsoft, come Copilot e Bing.

Ricerche “più naturali e intuitive”, ma ottimizzate

La nuova funzionalità consente agli utenti di “cercare in un modo più naturale e intuitivo” e di fare domande di follow-up, proprio come farebbero in una conversazione. Questo modello di ricerca è una versione ottimizzata del più potente modello di intelligenza artificiale di OpenAI, il GPT-4o, ed è alimentato in parte da fornitori di ricerca di terze parti e contenuti forniti da partner del settore delle notizie.

La collaborazione di OpenAI con partner editoriali di rilievo, tra cui The Associated Press, Reuters, Axel Springer e molti altri, permette di evidenziare e attribuire meglio le informazioni provenienti da fonti affidabili, ampliando al contempo la portata degli editori di giornalismo premium. L’introduzione di questa funzionalità rappresenta non solo un’evoluzione nel modo in cui gli utenti possono interagire con le informazioni, ma anche un’opportunità per i creatori di contenuti di raggiungere un pubblico più vasto. OpenAI continua a migliorare l’esperienza di ricerca, con piani futuri per espandere questa capacità ad altre aree come lo shopping e i viaggi, sfruttando le capacità di ragionamento avanzate del suo modello.

ChatGpt, in pratica, sceglierà la ricerca sul web in base a quanto richiesto dall’utente, che potrà anche scegliere manualmente di effettuare la ricerca facendo un semplice clic sull’icona “Ricerca” sul web. La chat potrà fornire risposte ottimizzate: se si pone una domanda in modo naturale e colloquiale, ChatGpt sceglierà con quali informazioni tratte dal web rispondere. Se si cambia il modo di porre le domande, approfondendo la richiesta, ChatGpt prenderà in considerazione l’intero contesto della chat per dare una risposta ancora migliore.

Cresce il ruolo di OpenAI

Con una valutazione di 157 miliardi di dollari e una liquidità totale che supera i 10 miliardi, OpenAI si posiziona come una delle aziende più influenti nel panorama tecnologico attuale, nonostante le sfide interne e le controversie recenti.

La nuova funzione di ricerca di ChatGpt è disponibile per gli utenti Plus e Team, mentre il rollout per gli utenti Enterprise ed Edu seguirà nelle prossime settimane, con un’espansione prevista per gli utenti della versione gratuita nei prossimi mesi.

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