RAPPORTO IT MEDIA CONSULTING

Tv, il digitale spinge la corsa degli OTT. Sky & Co. in stagnazione

Rapporto annuale IT Media Consulting: il comparto europeo cresce dello 0,9% nel 2015, con investimenti pubblicitari in risalita del 2,7% trainati dal segmento Internet. Pay-tv bene solo nel Regno Unito, in ascesa Over the top e operatori online

Pubblicato il 29 Set 2016

Andrea Frollà

netflix-120928150102

Crescita quasi nulla per il mercato televisivo in Europa occidentale, ma la tv a banda larga incalza il segmento pay. Il rapporto annuale sullo stato dell’arte elaborato da IT Media Consulting fotografa un settore piatto ma con dinamiche interessanti. Alla fine del 2015 il valore del comparto ha raggiunto i 97,7 miliardi di euro, con un tasso di crescita sull’anno precedente dello 0,9%. Se si prende in esame un lasso di tempo maggiore, che va dal 2005 al 2015, si nota però un deciso aumento del 22,6%, con un tasso medio annuo (CAGR) di oltre il 2%.

Ricavi del mercato TV – ripartizione (EUW), 2015

Un dato incoraggiante arriva dalla pubblicità televisiva, che mostra segni di ripresa raggiungendo 31,8 miliardi, con una crescita del 2,7%, rispetto al livello del 2014. Il declino degli investimenti, che avevano seguito un andamento instabile negli ultimi anni a seguito della crisi finanziaria, si è insomma finalmente fermato anche se gli investimenti pubblicitari sono ancora inferiori rispetto al 2010.

Va notato che l’andamento è comunque molto diverso da Paese a Paese: i mercati cresciuti maggiormente lo scorso anno sono stati quello inglese (+7%) e tedesco (+6%), mentre la situazione in Francia e Italia rimane stagnante come per la maggior parte dei paesi dell’Europa continentale, con tassi di crescita inferiori all’1 per cento. Particolare il caso della Spagna, dove il tasso relativamente alto, di quasi 7%, deve essere considerato come il riassetto di un mercato televisivo che negli anni precedenti ha subito una fortissima contrazione, maggiore che negli altri paesi a causa della crisi economica del paese.

Andamento dei ricavi del mercato pubblicitario televisivo (% - 2015/14)

Più in generale, rileva IT Media Consulting, “ciò che rende difficile un ritorno ai livelli precedenti della pubblicità tv nei mezzi tradizionali, è dato anche dagli spostamenti degli investimenti negli ultimi anni verso forme nuove e più personalizzate di pubblicità”. In termini di mix dei ricavi pubblicitari, infatti, il principale motore di crescita della pubblicità è rappresentato dal segmento digitale e online. Il settore Internet, grazie all’affermarsi di nuove abitudini di consumo e di nuove modalità distributive, già oggi rappresenta la quota maggiore del revenue mix in alcuni dei maggiori paesi europei.

La pay-tv invece è rimasta sostanzialmente stabile e comunque sotto la media totale, confermando una tendenza alla stagnazione dopo anni di costante crescita. Nel 2015, la crescita globale, a livello UE, è stata di appena lo 0,5%, attestandosi a 44 miliardi di ricavi. Escludendo il Regno Unito, dove la crescita è stata più sostenuta, nel resto d’Europa la pay-TV ha registrato mediamente risultati negativi: Italia e Francia in particolare hanno subito una riduzione dello 0,7% e del 2%.

A fronte di un appiattimento complessivo dei ricavi, alcuni cambiamenti rilevanti sono avvenuti in termini di piattaforme. Ad esempio, il tasso di crescita della Iptv (tv a banda larga) è significativo. Innovazione tecnologica e nuove modalità distributive (Ott / VoD) hanno preso il sopravvento sulle piattaforme tradizionali.

Ripartizione della pay-TV per piattaforma (HH, ‘000)

D’altra parte, gli OTT e gli operatori online hanno ora accesso alle risorse pubblicitarie più ricche. Secondo ITMedia Consulting oggi la pubblicità online sta giocando un ruolo di primo piano nel mix totale degli introiti pubblicitari. Più di 25 miliardi, al netto, sono stati incanalati nel mercato della pubblicità online, negli ultimi 10 anni. I top player del mercato hanno registrato una crescita positiva, a due cifre per il secondo anno consecutivo, con picchi fino al 30% di crescita. Il tasso di crescita medio si è attestato al +20% e gli operatori meno performanti hanno comunque tassi intorno al 10%.

In Europa, il display-advertising è cresciuto del 38% anno su anno, includendo entrambi i sotto-segmenti di fisso e “mobile”: ora rappresenta una quota cospicua del mercato pubblicitario on-line totale, raggiungendo quasi il 35%. Nel mercato del display video advertising, le differenze tra la pubblicità fissa e mobile sono evidenziate dal problema dell’ad-blocking, un fenomeno che vale potenzialmente più di 35 miliardi, solo nel 2016.

Un’altra forma di blocco è invece quella del geo-blocking, che ad oggi è una questione molto dibattuta, nell’ambito dell’attività della Commissione, legata allo sviluppo del Digital Single Market. Sono solo pochi, dei numerosi broadcaster di pay tv e canali free-to-air, quelli che operano a un livello multi-nazionale. Dunque, la rimozione del geo-blocking, e l’apertura a un unico mercato potrebbe avere secondo IT Media Consulting conseguenze negative per questi operatori: una riduzione della forma e della distribuzione geografica della pubblicità; la marginalizzazione delle lingue minoritarie, nelle culture e territori meno sviluppati; una riduzione degli investimenti nella creazione di contenuti a livello locale; una riduzione del numero di emittenti che sono disposte ad acquistare contenuti audiovisivi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati