L’outlook

Unidata, ricavi tra i 140 e 145 mln al 2027. Avanti tutta su data center, AI e smart city



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L’azienda dà il via libera all’aggiornamento del piano industriale: ebitda margin al 28% e capex cumulati a 57 milioni, indebitamento a 10 milioni. Brunetti: “Connettività enabler di servizi a valore aggiunto. Vogliamo accompagnare i clienti nel futuro della comunicazione”

Pubblicato il 18 dic 2024



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Via libera all’aggiornamento del piano industriale del gruppo Unidata. Gli obiettivi al 2027 si confermano in continuità con il piano precedente: ricavi compresi tra 140 e 145 milioni; ebitda compreso tra 40 e 42 milioni; ebitda margin pari a circa il 28% e capex cumulati pari a circa 57 milioni, con un indebitamento di circa 10 milioni. I target si basano su una crescita sostenibile grazie al posizionamento su mercati a maggior valore aggiunto, come cloud e data center, smart city e IoT.

In particolare, oltre a confermare il consolidato modello di business basato sulle 3 principali aree di attività – rete, cloud e IoT -, i punti chiave del piano 2025-2027 sono legati alla crescita e alla efficienza interna. La Connettività sarà ‘enabler’ per la realizzazione di servizi a maggior valore aggiunto: datacenter, cloud, IoT, e smart city, che saranno i principali driver di crescita nei mercati in espansione. L’Ai sarà uno degli strumenti per incrementare l’efficienza operativa interna all’azienda.

Secondo la relazione del cda, il 2024 è stato un anno di transizione, caratterizzato dall’”efficientamento della struttura che ha portato ad una completa integrazione dei processi all’interno del Gruppo e conseguentemente un leggero rallentamento della crescita rispetto al trend dei precedenti anni, che avevano evidenziato un incremento a doppia cifra”.

Il Piano industriale 2025 – 2027

Questi i capisaldi del nuovo piano industriale.

Progetto Unitirreno

Qui Unidata ha acquisito know-how nelle fibre sottomarine, fra i pochi in Italia ed Europa, e con il commitment su vendita, gestione e manutenzione, ready for service dal 2025.

Datacenter come business di volume importante

Insieme agli attuali Edge Datacenter basati a Roma e Milano, nel brevissimo dovrebbe partire il progetto Unicenter con un Colocation Datacenter a Roma di 13.000 mq fino a 16MW >2500 armadi. Nel progetto Unidata avrà anche un ruolo industriale in quanto venderà e gestirà la Colocation e i servizi di connettività.

Cloud enabler

Sarà la tecnologia abilitante per l’innovazione.

Cybersecurity al centro

Intesa come servizi integrati all’offerta tradizionale, sarà sempre più strategica.

IoT & Network base Smart City & Smart Areas

Grazie alla tecnologia LoraWan. Unidata vuole diventare il maggiore player in Italia nello Smart metering, killer application IoT.

5G: Unidata partner di Roma5G

Unidata è Partner di Roma5G, primo esempio di Smart City & 5G Neutral Hosting.

PPP strumento strategico

Sarà uno strumento strategico, rafforzato da know-how acquisito e alleanze con i maggiori player in Italia;

Infrastruttura digitale

Unidata continua la realizzazione di reti in fibra, espandendo la rete con Unifiber nei 3 anni di attività, e con l’accordo strategico di vendita, con Openfiber, su rete Unifiber.

Verso un’accelerazione della crescita

“Dopo un anno di transizione, legato alla completata integrazione dei processi interni e che ha visto un leggero rallentamento della crescita, rispetto alle ottime performance di crescita degli scorsi anni – commenta Renato Brunetti, presidente e ad di Unidata -, l’aggiornamento del piano industriale 2025-2027, fatto in continuità ed evoluzione delle sue tradizionali aree di attività, si prefigge una importante accelerazione della crescita con il conseguimento di ambiziosi obiettivi. Nello specifico Unidata intende continuare a focalizzarsi su alcune aree principali con elevato valore aggiunto in mercati in espansione, dove è già attiva come i datacenter, la cybersecurity, l’IoT e le smart city. Unidata vuole essere un’eccellenza dell’ecosistema digitale per accompagnare i clienti nel futuro della comunicazione, facilitando l’adozione e la gestione delle innovazioni competitive”.

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