“Siamo sulla buona strada, stiamo facendo progressi”. Lo afferma in un’intervista a Bloomberg Television il segretario di Stato Usa al commercio, Wilbur Ross, riferendosi ai negoziati tra Usa e Cina sulla cosiddetta “trade war”. Tanto che un accordo potrebbe essere raggiunto già nel corso del mese: “Non c’è alcuna ragione perché non accada”, afferma, aggiungendo però che “Se ci saranno dei ritardi al momento non è dato saperlo. È sempre possibile”. Prima conseguenza di questa apertura è il fatto che presto le aziende usa potranno tornare a vendere prodotti e servizi a Huawei. Le licenze “arriveranno molto presto”, annuncia Ross, che sottolinea come le società che hanno chiesto al governo Usa di poter vendere a Huawei siano già 260: “Si tratta di un gran numero di richieste – aggiunge Ross – più di quante pensassimo”.
Il rilascio di una licenza per intrattenere rapporti commerciali con Huawei si è reso necessario da maggio, dopo che il gigante cinese è stato inserito nella cosiddetta “Entity list”, la black list messa a punto dall’amministrazione Trump, la lista nera delle aziende con cui le controparti Usa non possono avere rapporti commerciali per motivi di sicurezza nazionale. Le restrizioni, a titolo di esempio, riguardano una serie di prodotti e aziende Usa del calibro di Google, Intel e Micron, che avevano fornito a Huawei componenti per gli smartphone e altri prodotti.
Una prima schiarita nella “trade war” tra Usa e Cona era già arrivata a ottobre, quando l’amministrazione Trump aveva aperto la porta ad alcune deroghe alla black list, grazie alla concessione di licenze che avrebbero permesso ad alcune società americane di fornire prodotti “non sensibili” ai partner commerciali cinesi.