FINTECH

Visa-Plaid, il deal va a monte: disco rosso dall’Antitrust Usa

Il dipartimento di Giustizia ha intentato causa per bloccare il merger tra il colosso delle carte di credito e la startup fintech, ritenendolo lesivo della concorrenza. Le due aziende si sono sfilate dall’operazione ma resteranno partner

Pubblicato il 13 Gen 2021

Patrizia Licata

Visa

Il “veto” dell’Antitrust americano spinge Visa a rinunciare all’acquisizione della start-up fintech Plaid. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha infatti depositato due mesi fa una causa antitrust per impedire l’operazione sostenendo che avrebbe limitato la concorrenza nell’industria dei pagamenti. Visa ha affermato che la decisione di non procedere col merger è stata presa di comune accordo con Plaid.

Scommessa fintech da 5,3 miliardi di dollari

Circa un anno fa Visa aveva annunciato l’accordo per acquisire Plaid per un valore di 5,3 miliardi di dollari, circa il doppio della valutazione sul mercato privato della start-up della Silicon Valley.
Plaid sviluppa un software che permette alle start-up del fintech di collegarsi ai conti correnti bancari dei loro utenti. Il prodotto  consente di “interagire” con oltre 11.000 banche e di raggiungere oltre 20 milioni di conti dei consumatori. Questa specializzazione nello scambio di informazioni finanziarie aveva messo la società nel mirino del colosso delle carte di credito, intenzionato a dar vita a una piattaforma in grado di competere con servizi quali Venmo e Zelle. Visa intendeva anche estendere la propria attività al mercato del trasferimento fondi fra istituti di credito, valutato in migliaia di miliardi di dollari.

Il Doj: “Visa neutralizza un concorrente”

L’accordo si è tuttavia scontrato con l’opposizione del dipartimento di Giustizia (Doj), che ha fatto notare che con questa acquisizione Visa stava potenzialmente eliminando un futuro, importante, concorrente. Il Doj ha citato la descrizione del deal offerta dal ceo di Visa, Al Kelly: una “polizza assicurativa” per neutralizzare una “minaccia alla nostra importante attività delle carte di debito negli Stati Uniti”.
Il dipartimento di Giustizia ha replicato che vedeva il rischio che l’acquisizione di Plaid avrebbe esteso il “monopolio” di Visa nelle transazioni con carte di debito e ha affermato che l’operazione andava fermata in nome della libera concorrenza. Oggi, all’annuncio della decisione di Visa e Plaid di abbandonare la fusione, il Doj ha commentato: è una “vittoria per i consumatori e le piccole imprese americane”.

Plaid piace anche a Mastercard e Amex

Stando ai dati resi noti da Plaid a dicembre 2019 un utente bancario su quattro negli Usa ha accesso ai servizi della fintech company attraverso la app dedicata. Visa e la rivale Mastercard sono state fra i primi investitori nella start-up, insieme con Citi, American Express e Goldman Sachs.

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Il ceo di Plaid, Zach Perret, ha fatto sapere che la sua società continuerà a collaborare con Visa come investitore e partner.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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