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Digital Networks Act, la Ue stringe i tempi e chiama a raccolta le Tlc



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Via alla consultazione sul Digital Networks Act. La Commissione punta ad ascoltare le “voci” della filiera per capire come strutturare al meglio regole in grado di favorire la crescita dell’intero ecosistema digitale europeo. La scadenza per l’invio dei contributi è fissata all’11 luglio 2025

Pubblicato il 9 giu 2025



italia, europa

Nel contesto della crescente digitalizzazione, l’Unione Europea sta preparando una nuova legislazione destinata a ridefinire il panorama delle telecomunicazioni nel continente. La Commissione Europea ha recentemente avviato una consultazione pubblica sulla futura proposta di legge, il Digital Networks Act (Dna), che si prevede sarà presentata nel quarto trimestre del 2025. Il documento pubblicato segnala un importante passo in avanti nel processo di modernizzazione e semplificazione del settore digitale europeo.

Il Digital Networks Act si inserisce in un quadro di trasformazione che punta a rendere più competitiva l’Europa nel contesto globale delle telecomunicazioni, favorendo l’innovazione e l’investimento nelle infrastrutture digitali. La proposta legislativa rappresenta una risposta alle sfide che da tempo ostacolano il settore, inclusi gli oneri normativi e la disparità tra operatori tradizionali e le grandi aziende tecnologiche.

La Commissione, infatti, sta cercando feedback dai vari attori del settore, inclusi gli operatori di telecomunicazioni, le aziende tecnologiche, e altre parti interessate, per capire come strutturare al meglio una legislazione che favorisca la crescita dell’intero ecosistema digitale europeo. La scadenza per l’invio dei contributi è fissata all’11 luglio 2025, e la Commissione sta raccogliendo pareri su una serie di tematiche chiave che riguardano la regolazione delle reti digitali.

Le principali aree di intervento del Digital Networks Act

Il documento della Commissione Europea descrive una serie di aree chiave in cui il Digital Networks Act interverrà per modificare le dinamiche del settore delle telecomunicazioni. Le novità previste spaziano dalla semplificazione delle normative alla creazione di un ambiente più competitivo, con particolare attenzione all’armonizzazione delle autorizzazioni, alla gestione dello spettro radio e agli investimenti nelle infrastrutture in fibra ottica.

Semplificazione e armonizzazione normativa con il Digital Networks Act

Uno degli aspetti più significativi della proposta è la semplificazione delle normative, che mira a ridurre gli obblighi burocratici per gli operatori e ad armonizzare le autorizzazioni per le infrastrutture digitali. In un contesto in cui le normative nazionali spesso creano ostacoli e incertezze, un approccio più unificato a livello europeo potrebbe accelerare lo sviluppo delle reti e facilitare gli investimenti, creando un mercato più efficiente e meno frammentato.

Un “level playing field” tra telecomunicazioni e big tech

Un altro punto focale del Digital Networks Act è la creazione di un “level playing field” tra gli operatori di telecomunicazioni e le grandi aziende tecnologiche. Questo obiettivo include la promozione di accordi e collaborazioni tra i vari attori del mercato, in modo da consentire alle telco di competere ad armi pari con le aziende che dominano il mercato digitale. La proposta sembra, infatti, riprendere l’idea del “fair share”, una discussione già in corso da tempo, che mira a bilanciare il contributo delle big tech nel finanziamento delle infrastrutture digitali.

Le piattaforme tecnologiche globali, pur beneficiando delle reti di telecomunicazioni per veicolare i loro servizi, non sempre contribuiscono equamente ai costi legati alla costruzione e al mantenimento di queste reti. In questo contesto, la Commissione Europea sta esplorando possibili soluzioni per garantire una distribuzione più equa delle risorse.

Investimenti in fibra e deregolamentazione dell’accesso

La promozione degli investimenti in fibra è uno degli altri pilastri del Digital Networks Act. La Commissione ha riconosciuto la necessità di una deregolamentazione dell’accesso alle infrastrutture per incentivare gli operatori a investire maggiormente in tecnologie avanzate, come la fibra ottica, che rappresentano la base per una connessione a banda ultralarga di qualità. La proposta prevede inoltre una gestione più efficiente e integrata dello spettro radio, fondamentale per migliorare la qualità dei servizi e garantire una copertura capillare su tutto il territorio europeo.

Investire in fibra non è solo una necessità per modernizzare le reti, ma è anche un passo fondamentale verso la costruzione di un mercato unico delle telecomunicazioni che possa supportare l’innovazione in settori chiave come la sanità digitale, l’industria 4.0 e l’intelligenza artificiale. Se da un lato il Digital Networks Act prevede una maggiore flessibilità per gli operatori, dall’altro impone anche una governance più rafforzata a livello europeo, per superare la frammentazione delle politiche nazionali e promuovere una maggiore coesione tra i paesi membri.

L’importanza della banda ultralarga nel contesto europeo

Una parte fondamentale della trasformazione digitale in Europa riguarda lo sviluppo della banda ultralarga, un tema che si intreccia strettamente con il Digital Networks Act. Le infrastrutture a banda larga sono il motore per l’innovazione in tutti i settori, dalla comunicazione alle industrie avanzate. Come noto, le applicazioni innovative legate alla banda ultralarga spaziano dalla telemedicina alla smart city, passando per il cloud computing e la connessione 5G.

Un’infrastruttura di rete solida e ben sviluppata è cruciale per affrontare le sfide tecnologiche del futuro e garantire che l’Europa possa competere a livello globale. In questo scenario, il Digital Networks Act si configura come un’iniziativa strategica, volta a promuovere l’espansione delle reti digitali in fibra e la diffusione di soluzioni avanzate in tutta l’Unione Europea.

La consultazione della Commissione Europea rappresenta un’opportunità unica per gli operatori del settore di esprimere la loro opinione su come strutturare un futuro digitale europeo più forte, inclusivo e competitivo. L’adozione di politiche che favoriscano gli investimenti, semplifichino la regolamentazione e creino condizioni eque per tutti gli attori coinvolti sarà determinante per il successo della strategia digitale europea.

Una visione per il futuro delle telecomunicazioni europee

La Commissione Europea sta quindi preparando un quadro normativo ambizioso, che intende accelerare il processo di modernizzazione e semplificazione delle telecomunicazioni, garantendo una maggiore competitività e un allineamento con le sfide digitali globali. Tuttavia, è necessario un impegno costante da parte di tutti gli attori del settore per realizzare pienamente il potenziale di queste nuove leggi.

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