Il settore dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia è inquesto momento al centro di un vero e proprio paradosso. Da una parte la Commissione Europea ha messo in mora il Paese per non aver raggiunto i risultati previsti nella raccolta dei Raee, mentre dall’altra in Parlamento, alla commissione Attività produttive di Montecitorio, sono stati ritirati due emendamenti che sarebbero stati utili a recuperare il gap accumulato finora. A lanciare l’allarme è Erion Weee, il Consorzio senza scopo di lucro che gestisce oltre due terzi del totale dei Raee intercettati dal sistema “formale” italiano.
RIFIUTI ELETTRONICI
Raee, Italia in mora e non passano gli emendamenti per sbloccare l’impasse
Erion Weee denuncia il “paradosso” nazionale. Il nostro Paese con 350mila tonnellate di prodotti trattati è lontanissimo dalle 780mila necessarie a raggiungere l’obiettivo del 65%. Nonostante il ritardo la Commissione Attività Produttive della Camera ha bocciato le proposte al provvedimento sulle materie critiche che, senza alcun onere per le finanze pubbliche, avrebbero dato un significativo impulso alla raccolta

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