Soltanto negli Stati Uniti i robot umanoidi potrebbero raggiungere gli otto milioni di eseplari nel 2040, impattando sui salari per 357 miliardi di dollari. Per arrivare poi nel 2050 a 63 milioni di esemplari e con un impatto da 3mila miliardi di dollari, andando ad avere conseguenze sul 74% delle occupazioni e sul 40% dei dipendenti. Sono le cifre stilate dagli analisti di Morgan Stanley, che evidenziamo come ad accelerare la commercializzazione di macchine progettate per imitare le persone concorreranno la carenza di manodopera, i cambiamenti demografici già in atto e i progressi dell’intelligenza artificiale generativa.
L’ANALISI
Industria 5.0, i robot umanoidi nuova frontiera: colmeranno i gap di competenze?
Secondo stime di Morgan Stanley nei soli Stati Uniti raggiungeranno quota 8 milioni nel 2040 per poi balzare a 63 milioni entro il 2050 con un impatto sui salari per 3 trilioni di dollari. L’intelligenza artificiale il “motore” della rivoluzione

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