Chi si rivede, la pubblicità sul display. Secondo AdEx, il
rapporto
annuale di Iab Europe, il 2010 è stato l’anno della rinascita di
questo segmento, cresciuto del 21,3% rispetto all’anno
precedente.
Il display torna quindi ad essere il format pubblicitario digitale
in maggior crescita, recuperando il ruolo di leadership nei
confronti del search, che aveva invece catalizzato gran parte degli
investimenti negli ultimi anni e che conferma comunque una crescita
del 15,1 % anche nel 2010.
“Il network di Iab ha lavorato incessantemente per dimostrare
come l’online display advertising fosse efficace nel supportare
le campagne di promozione del marchio – commenta Alain
Heureux, presidente e Ceo di Iab Europe – Siamo davvero
soddisfatti nel constatare come questo messaggio sia stato recepito
e accolto dal mercato, ma anche nel vedere come le aziende abbiano
implementato la componente online nelle loro attività di
comunicazione”.
Il rapporto conferma inoltre il sostenuto ritmo di crescita del
mercato dell’advertising online, che ha chiuso il 2010 con un
+15,3% sull’anno precedente: una performance nettamente superiore
rispetto al totale del comparto pubblicitario, che cresce invece
soltanto del 5%.
Il totale degli investimenti sull’online nel 2010 ha raggiunto
quota 17,7 miliardi di Euro, contro i 15,3 miliardi dell’anno
precedente.
La crescita è un fattore comune a tutti i paesi del network Iab
Europe: si va dal +37% registrato in Russia, al +24% della
Repubblica Ceca, +14% della Danimarca, fino al +7% della
Francia.
I mercati che hanno fatto registrare il maggiore volume di
investimenti sono UK, Germania, Francia, Olanda, Italia e Spagna
(in quest’ordine). Assieme, questi paesi rappresentano oltre tre
quarti (74%) di tutto il mercato europeo dell’advertising online.
L’Europa Centrale e Orientale hanno invece una quota pari a circa
un decimo del totale (9,8%).
In questo contesto il display advertising, il settore ha fatto
segnare tassi di crescita superiori al 20% o più in quasi tutti i
paesi del network. Tassi di crescita ancora superiori sono stati
registrati in Irlanda (+31%), Spagna (+30%) e Russia (+27%).
La costante crescita nel consumo di contenuti TV web based e di
video in generale, ha giocato un ruolo di primo piano nella
“rinascita” del display advertising. La spesa pubblicitaria
sugli online video è infatti raddoppiata in quasi tutti i mercati,
con punte del +125% in Spagna, per un valore di 13 milioni di euro,
e del +90% nel Regno Unito, per un valore di mercato di 63 milioni
di euro.
Ma la rinascita del display non scalfisce la crescita del search.
Gli investimenti sui motori di ricerca confermano la costante
ascesa, chiudendo con un +15,1% anno su anno. Il search rimane
perciò il comparto più importante nell’intero settore
dell’advertising digitale europeo, rappresenta infatti il 45% del
totale, paragonato al 33% del display e al 22% di Classified e
Directories. Mentre nei mercati più maturi il search ha fatto
registrare performance contenute (+8% in UK, +10 in Francia),
alcuni paesi, specialmente quelli emergenti, hanno visto tassi di
crescita a dir poco vertiginosi (+44% in Ungheria, +31% in
Polonia).
“Nel 2009, il comparto video era l’unico motore di crescita per
la pubblicità display – spiega Vincent Létang,
Senior Analist di Ihs Screen Digest – Nel 2010, invece, sono tre i
pilastri che hanno portato alla crescita degli investimenti in
advertising, ovvero mobile, video e social media. Tra i formati in
maggiore espansione, non bisogna dimenticare che i tradizionali
banner PC based hanno saputo mantenere e rinnovare il loro appeal
attraverso grandi innovazioni nel design e nella selezione dei
target di riferimento, caratteristiche che li hanno resi uno
strumento molto efficace nel contesto di campagne di branding
attraverso l’uso del Display Advertising”.
Buona infine anche la performance per il mobile advertising Mobile
search e mobile display sono stati inclusi nel rapporto AdEx per la
prima volta proprio quest’anno. Nonostante i numeri siano
disponibili solamente per 12 dei 25 mercati analizzati, le cifre
confermano il definitivo decollo di questo settore , specialmente
grazie all’affermazione dell’ecosistema smartphone/3G/Apps. Nei
12 paesi considerati, il mobile advertising rappresenta già
quest’anno dal 2% al 3% del totale mercato.