Cala la spesa per il cellulare: -10% al mese in un anno

Nielsen Mobile Media: la crisi ha impattato sull’utilizzo del telefonino. Nel secondo trimestre 2010 spesi 29 euro contro i 32 dello scorso anno

Pubblicato il 04 Ott 2010

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La febbre del risparmio contagia i telefonini degli italiani. Un
recente studio di Nielsen Mobile Media evidenzia come la crisi
economica abbia frenato l’utilizzo del cellulare e modificato il
modo di usarlo. Il decremento della spesa mensile, riporta il Sole
24ore, è in media del 10% e interessa in modo trasversale tutte le
fasce di clienti: quelli che utilizzano i modelli basici, gli
appassionati di smartphone, e perfino i cosiddetti big spender (la
cui bolletta supera i 100 euro mensili).

L’analisi “Mobile Insight” rivela che nel secondo trimestre
2010 sono stati spesi in media 29 euro, contro i 32 dello scorso
anno.
Utilizzano meno il cellulare anche i possessori di smartphone
(attualmente il 30% degli italiani), la cui spesa è calata da 41
euro a 36 in un anno. Inoltre cresce di dieci punti percentuali la
quota di chi preferisce la formula della ricarica, percepita come
un mezzo che aiuta a tenere meglio sotto controllo i consumi.

“Dalla nostra ricerca emergono due modi di reagire molto diversi
tra loro – spiega Guido Mazzoccola, client service director di
Nielsen Italia -. Da un lato i possessori di telefonini continuano
a concepire il cellulare come un semplice mezzo per telefonare e
inviare messaggi, limitando pertanto sia la spesa per
l’apparecchio che i costi del traffico. Dall’altro i possessori
di smartphone incrementano la spesa per il traffico dati,
sottoscrivendo pacchetti 'all inclusive', così da
sfruttare al meglio le potenzialità dell’apparecchio”. In
realtà quindi la spesa complessiva cresce ma viene dichiarato un
costo dell’abbonamento in flessione rispetto al 2009.

La diminuzione del traffico telefonico è accompagnata anche da un
diverso modo di utilizzare il cellulare, come spiega Mazzocca:
“Rispetto al 2009 l’utilizzo del player video è aumentato
dell’11%, la funzione radio del 47% e l’ascolto della musica
del 4%. Sono inoltre in forte crescita le applicazioni (+39%), le
email (+11%), il mobile internet (+16%) e le mappe per la
navigazione (+12%).

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