L'EVENTO

Consiglio d’Europa, guida ai diritti umani per gli utenti Internet

Al prossimo Internet Governance Forum, tante le iniziative per tutelare la libertà di espressione e associazione e protezione dei dati di chi usa la Rete, ma anche per discutere di giornalismo nell’era dei new media

Pubblicato il 18 Ott 2013

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Con un semplice click, gli utenti di Internet spesso accettano i termini di utilizzo degli Internet provider senza essere consapevoli delle conseguenze sul piano dei loro diritti umani, in particolare per quel che riguarda la libertà di espressione e di associazione e il diritto alla privacy. E’ per tutelare questi diritti e dare più consapevolezza agli internauti che il Consiglio d’Europa sarà presente la prossima settimana all’ottavo Internet Governance Forum (IGF), che si terrà in Indonesia.

Il Consiglio approfitterà di questo appuntamento, dal 22 al 25 ottobre, anche per lanciare una consultazione sulla sua proposta di guida ai diritti umani per gli utenti di Internet tra i rappresentanti dei tanti governi, delle aziende, della comunità tecnica e della società civile presenti all’IGF.

La bozza sarà presentata all’IGF nell’ambito dell’open forum “Human rights for Internet users” il 25 ottobre e sarà infine adottata dal Consiglio d’Europa nel 2014; conterrà le linee guida su come informare gli utenti dei loro diritti sul web.

Il Consiglio è anche co-organizzatore di due workshop sulla privacy che si terranno all’IGF: uno, insieme all’Ocse, si concentrerà sui Big Data e le connesse sfide per la protezione dei dati; l’altro, insieme alla Internet Society (Isoc), sarà dedicato al cammino della privacy dalle regolamentazioni locali alle connessioni globali e descriverà iniziative recenti come l’aggiornamento della Council of Europe Convention 108, la revisione delle Linee Guida sulla privacy dell’Ocse, la proposta di revisione della normativa sulla protezione dati dell’Ue.

Ancora, il Consiglio d’Europa è co-organizzatore di un open forum sul giornalismo indipendente su Internet, in cooperazione con la European broadcasting corporation (Ebu) e la Organisation for security and co-operation in Europe (Osce). Tra i temi in agenda, il preoccupante fenomeno della riduzione delle fonti di informazione a causa della crisi economica, la sicurezza dei giornalisti, la contrazione delle risorse per le emittenti pubbliche. I modelli di business dei nuovi media implicano nuovi problemi di affidabilità e tracciabilità delle notizie: il forum cercherà di trovare soluzioni possibili, anche attraverso la fusione degli aspetti positivi dei modelli sia tradizionali che digitali.

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