LA NUOVA TV

Netflix alla conquista della Francia, ora si allea con Orange

Accordo con l’operatore Tlc guidato da Stephane Richard. Da novembre il servizio di videostreaming disponibile nell’offerta della compagnia. Coinvolti 10 milioni di utenti. In due settimane gli abbonati francesi hanno raggiunto quota 100mila. E l’Italia si prepara a giugno

Pubblicato il 02 Ott 2014

netflix-140115183936

Orange si allea con Netflix. Il ceo della compagnia di tlc francese, Stephane Richard, ha confermato che a partire da novembre il gruppo offrirà Netflix in abbonamento via streaming. Richard non ha fornito dettagli sull’accordo. “Aggiungeremo Netflix per i nostri servizi di set-top box – ha però annunciato – a partire da novembre. Inoltre stiamo lavorando, in parallelo, con i nostri partner francesi per rafforzare le loro offerte media”.

Orange darà in dote a Netflix circa 10 milioni utenti e, di contro, fruirà di una parte delle revenues della società Usa.

Netflix è sbarcato in Francia a settembre. Il servizio è stato già attivato in collaborazione con Bouygues, terzo operatore di telecomunicazioni francese, che offre il video streaming on demand della società americana sui suoi decoder. Ora è il turno di Orange che, nei giorni dello “sbarco”, aveva comunque già fatto sapere di non essere contraria a qualche tipo di accordo con la società Usa. Diversa invece la posizione di Numericable Group, in via di fusione con Sfr, che ha fatto sapere che lancerà un servizio “home made” concorrente a quello di Netflix.

Nei suoi primi 15 giorni francesi, il gruppo di Reed Hastings ha già raccolto 100mila utenti: si tratta, per il momento di clienti che hanno sottoscritto il mese di prova gratuita.

Ma la conquista del Paese non sarà tutta rose e fiori. Secondo uno studio dell’università ParisTech con l’arrivo del servizio la Francia deve cambiare mentalità e rivedere le attuali modalità di finanziamento di cinema e fiction televisive. Secondo questa indagine il colosso statunitense della web tv metterà a serio rischio i finanziamenti attualmente ricevuti da cinema e serie televisive francesi: i primi caleranno fino al 22% entro il 2017, i secondi addirittura del 24%.

Il documento ricorda i problemi esistenti già da diversi anni nel settore delle produzioni televisive – calo strutturale dei ricavi pubblicitari e dei ricavi da abbonamenti (Canal + in testa) – ma sottolinea che l’arrivo di Netflix non farà che accrescere la pressione. E soprattutto afferma: “Davanti alla distribuzione di Tnt, il digitale terrestre francese, l’emersione di nuovi servizi o l’internazionalizzazione della distribuzione audiovisiva, il mercato televisivo cessa di essere protetto”.

A porre seri ostacoli allo sviluppo di questo mercato, secondo lo studio, è il quadro regolamentare che “non garantendo l’accesso ai diritti di proprietà delle opere, concorre a concentrare l’attività delle catene televisive sulla massimizzazione del loro pubblico nazionale, proprio quello che è entrato in una fase di recessione duratura”.

Di conseguenza, secondo il rapporto, entrerà presto in crisi il sistema di regolamentazione che in Francia disciplina i finanziamenti al cinema sin dagli anni Cinquanta e quelli alle fiction televisive dagli anni Ottanta.

Quindi, dice lo studio, per rispondere a queste nuove sfide il sistema di finanziamenti a questi settori “dovrà cambiare radicalmente e andare maggiormente verso il mercato”. In particolare questo significherà “sviluppo delle esportazioni, sulle quali cinema e tv francesi non hanno mai fatto sufficiente affidamento” e “integrazione verticale, ovvero la possibilità per gli operatori radio-televisivi di prendere parte alla coproduzione delle opere che trasmettono, per arrivare a una logica di catalogo”. In sostanza il rapporto sollecita la nascita di attori in grado di prendersi dei rischi.

In Europa Netflix è già presente nel Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Svezia e Olanda ed entro quest’anno arriverà in Francia, Belgio, Svizzera, Germania e Austria. In Italia probabilmente arriverà nel 2015

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati