l’audizione

Rai, la presidente Soldi: “Urgente la trasformazione in media company digitale”



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“Serve un’offerta fruibile su tutte le piattaforme e una cultura interna arricchita dalle competenze per prendere decisioni guidate dai dati”. I giovani al centro del nuovo contratto di servizio ma sullo svecchiamento dei dirigenti c’è ancora molto da fare

Pubblicato il 22 mag 2024



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“È urgente una Rai completamente trasformata da broadcaster a media company digitale: cioè con un’offerta fruibile su tutte le piattaforme, e una cultura interna arricchita dalle competenze digitali. Una Rai che prenda decisioni guidate dai dati: che sappia cioè guardare ai dati giusti per misurare l’effettiva capacità di essere il Servizio pubblico che dobbiamo e vogliamo essere. Una Rai trasparente nei suoi processi, per alimentare la fiducia dei dipendenti e degli utenti”. L’ha detto la presidente Rai Marinella Soldi in audizione in Commissione di vigilanza, sottolineando che l’azienda deve maturare una “governance profondamente mutata, più salda perché slegata dagli scossoni quotidiani del dibattito nazionale e con orizzonte temporale più ampio”.

L’importanza di attrarre e motivare giovani talenti

Soldi ha poi precisato che “abbiamo portato a conclusione i percorsi del contratto di servizio, del piano industriale insieme al piano immobiliare, e del piano di sostenibilità. È importante essere riusciti a mettere al centro delle strategie aziendali la sostenibilità ambientale, sociale e di governance”, aggiungendo di essere “orgogliosa che finalmente i giovani siano stati messi al centro del nuovo Contratto di servizio. Il piano industriale indirizza gli investimenti anche verso contenuti destinati al loro consumo. Mi rammarico però che non siamo riusciti, in questi tre anni, a nominare nessun dirigente che abbia meno di 40 anni, e appena quattro sotto i 43 anni. Per crescere e rinnovarsi la Rai ha bisogno di attrarre e motivare giovani talenti, trovando il modo di vincere tanti ostacoli, primo fra tutti la competitività del mercato”.

Il “cambiamento epocale” del piano industriale

“Il piano industriale disegna un cambiamento epocale, richiede coraggio, determinazione, condivisione. Sono state avviate alcune aree prioritarie di studio”, ha proseguito Soldi, “ma spetta ai nuovi vertici la responsabilità di attuare in pieno il piano, di spiegarlo e di renderne conto. Ogni dipendente dovrà sentire la responsabilità del suo compimento, è una grande opportunità di essere protagonista di un cambiamento necessario e urgente, e non senza grandi sfide. Ci sono tre criticità sulle quali porre attenzione in maniera particolare, anche da parte del nuovo cda: ottenere le risorse finanziarie che il piano prevede, ingaggiare pienamente e a fondo dipendenti, sindacati e stakeholder, perché il cambiamento richiede il loro convinto coinvolgimento, monitorare continuamente, e rispettare, i tempi di attuazione”.

Il via libera al piano industriale 2024-2026 è stato dato lo scorso gennaio. Al centro del documento approvato, la trasformazione digitale dell’azienda e la cessione delle quote di Rai Way, la società che detiene la rete di diffusione del segnale radiotelevisivo della Rai. “Il piano”, comunicava allora viale Mazzini, “in sinergia con gli obiettivi del nuovo contratto di servizio 2023-28, mira ad assicurare la stabilità strutturale di Rai, raggiungendo la sostenibilità economico finanziaria mediante un percorso che trasformi l’azienda in digital media company, puntando sulle nuove tecnologie e sulla valorizzazione delle professionalità interne. Allo stesso tempo, il piano intende ribadire l’adempimento della missione imprescindibile di servizio pubblico conferita alla Rai su temi prioritari nel dibattito pubblico, tra questi quello primario della sostenibilità economica, ambientale e sociale”.
In particolare, il piano punta a trasformare la Rai grazie a un programma di investimenti che prevede risorse incrementali pari a 225 milioni di euro. Il piano prevede, inoltre, interventi di ottimizzazione del perimetro immobiliare che recepiscono le indicazioni contenute nel piano immobiliare già approvato a novembre 2023.

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