LA SENTENZA

Whatsapp-Facebook, il “Tar tedesco” stoppa lo scambio dati

Il tribunale amministrativo di Amburgo conferma quanto già deciso dal Garante per la Privacy lo scorso settembre: niente trasferimento delle info senza consenso degli utenti. E il social annuncia ricorso in appello

Pubblicato il 27 Apr 2017

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Il tribunale amministrativo di Amburgo ha confermato un divieto a WhatsApp di condividere con la società madre Facebook i dati degli utenti tedeschi senza il loro consenso. Lo scorso settembre le autorità tedesche per la protezione dei dati hanno bloccato il trasferimento di dati personali a Facebook dalla controllata Whatsapp. Il commissario di Amburgo per la protezione dei dati e della libertà d’informazione, Johannes Caspar, ha imposto anche la cancellazione di qualsiasi dato precedentemente ricevuto in Germania da Whatsapp.

La sentenza del tribunale ha avuto effetto immediato ma Facebook ne ha chiesto la sospensione, annunciando ricorso in appello. In attesa che il ricorso del social entri nel vivo, il tribunale ha però deciso che l’ordine rimarrà in vigore nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati.

Il giudice, pur riconoscendo che le attività di Facebook hanno sede legale in Irlanda, ha evidenziato la necessità che il social rispetti anche le normative comunitarie sulla privacy.

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