AGENDA DIGITALE

Agid, Madia: “In arrivo il decreto di nomina del direttore”

L’annuncio del ministro al Corriere delle Comunicazioni: “La firma la prossima settimana insieme alla scelta dei componenti del comitato di indirizzo”

Pubblicato il 11 Lug 2014

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“I decreti di nomina del dg di Agid e del presidente del comitato di indirizzo verranno firmati la prossima settimana” . Lo ha detto il ministro della PA e Semplificazione, Marianna Madia al Corriere delle Comunicazioni durante la conferenza stampa di presentazione sul ddl delega sulla riforma della PA.

“Puntiamo a nominare anche i membri del comitato di indirizzo e del Tavolo permanente per l’innovazione e l’Agenda digitale italiana – ha annunciato il ministro – La nostra intenzione, che risponde a una forte volontà politica, è quella di mettere subito l’agenzia nelle condizioni di operare per raggiungere l’obiettivo annunciato ieri dal Presidente Renzi di portare la PA a casa del cittadino”.

Con le nomine di Alessandra Poggiani a direttore di Agid, di Stefano Quintarelli alla presidenza del comitato di indirizzo dell’Agenzia e di Paolo Barberis a consigliere della Presidenza del Consiglio per l’innovazione il governo ha dato un colpo di acceleratore, anche se perché il puzzle sia completo manca ancora qualche tassello.

A cominciare dalla firma dei decreti di nomina che, dunque, saranno firmati la entro la prossima settimana. Decreti che però dovranno passare al vaglio della Corte del Conti, nella speranza che non accada come per la nomina dell’ex dg di Agid, Agostino Ragosa, praticamente “parcheggiata” presso la magistratura contabile per mesi.

Contestualmente veranno nominati – con la stessa tenpistica – anche i membri del Comitato di indirizzo che – da statuto – è composto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un rappresentante del ministero dello Sviluppo economico, un rappresentante del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un rappresentante del ministro per la Pubblica amministrazione, un rappresentante del ministero dell’Economia e delle finanze e da due rappresentanti designati dalla Conferenza Unificata nonché dai componenti Tavolo permanente per l’innovazione e l’Agenda digitale italiana. Ma questo tavolo, come rilevato anche da Guido Scorza, sembra essere sparito nel nulla dato che nessuno ne ha più fatto cenno almeno da quando è entrato in vigore lo statuto lo scorsro febbraio.

“Il tavolo – spiega Scorza – è di fatto, un organo consultivo che funziona da organismo di raccordo tra gli stakeholders e gli addetti ai lavori (esperti ed accademici) ed i cui componenti sono membri di diritto del comitato di indirizzo dell’agenzia per l’Italia digitale con l’ovvia conseguenza che non si fa il tavolo, non può costituirsi il Comitato d’indirizzo – che pure ha già un Presidente – e, quel che è peggio, l’Agid non può iniziare a lavorare a pieno regime”.

Ma neppure l’istituzione dell’organo varrà a chiudere il cerchio “perché – prosegue l’avvocato – la legge stabilisce che il Tavolo debba essere presieduto da un soggetto individuato dal ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, senza, peraltro, chiarire se il ministro debba individuare il Presidente tra i membri del Tavolo o se si tratti di un’ulteriore figura”.

La buona notizia è che, però, dato che i membri del comitato di indirizzo non ricevono alcun emolumento (lo preveder l’articolo 5 comma 3 dello statuto dell’Agenzia) le nomine non dovranno passare al vaglio della Corte dei Conti.

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