Scuola analfabeta in informatica

In Italia ancora scarsa la dotazione tecnologica: in media un pc ogni 10 alunni

Pubblicato il 16 Mar 2009

Informatica sì o informatica no? L’amletico interrogativo
ritorna a tenere banco – ed è proprio il caso di dirlo visto che
stiamo parlando di scuola –  nel dibattito politico di casa
nostra. Dopo le controverse “Tre I” (inglese, impresa e
informatica) con cui i governi, non solo quelli di centrodestra,
hanno lanciato progetti di riforma scolastica sembrerebbe essere
arrivata l’ora delle due I, ovvero inglese ed impresa. Che fine
ha fatto dunque la terza I? Il taglio delle compresenze negli
istituti primari, la soppressione della figura del tecnico di
laboratorio e la riduzione delle ore di tecnologia nelle scuole
secondarie di primo grado, previste dalla riforma Gelmini, ha
allarmato genitori e alunni preoccupati di non poter più contare
sul laboratorio di informatica. Il governo, però non sembra dare
peso alla cosa e continua a spingere sulla dotazione tecnologica
per la didattica. Secondo il piano E-Gov 2012 entro tre anni
10.500 istituti, 500mila insegnanti e oltre 7 milioni di studenti
potranno contare su tecnologie per la formazione scolastica – pc,
laptop e lavagne interattive digitali soprattutto – puntando a
trasformare il settore scolastico in una realtà all digital.

Finora ne sono state consegnate 1.680. A queste vanno aggiunte le
14mila dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia
scolastica (ex Indire).

Numeri importanti, certo, ma che vanno a fare il paio con i dati,
meno confortanti, sulla diffusione dei pc, contenuti nello studio
redatto dal ministero dell’Istruzione, “La scuola in cifre
2007”. Nell’anno scolastico 2007/2008, dunque, su 10.400
scuole censite (il 95,3% del totale) il numero complessivo di
computer e laptop ha raggiunto le 614.261 unità (+5,7% rispetto
all’anno 2005-2006). Una diffusione maggiore si rileva negli
istituti del Nord che possono contare su una copertura
tecnologica del 41,1%; nelle regioni del Centro la dotazione
hi-tech riguarda il 18,4% delle scuole mentre al Sud e nelle
Isole il 40,5%. In media, un pc per 9,7 studenti al Nord e per
11,1 studenti al Sud. I numeri parlano di un sistema scolastico
in forte digital gap, non in grado di venire incontro alle
esigenze fomative dei ragazzi, sempre più digitalizzati e
propensi ad apprendere attraverso l’utilizzo delle nuove
tecnologie.

Inoltre ancora non è chiaro cosa significhi fare informatica a
scuola: se studiare le nozioni di base (come accade negli
istituti ad indirizzo scientifico-tecnologico) oppure
considerarla uno strumento trasversale alla didattica. Già il
ministro dell’Istruzione del governo Prodi, Giuseppe Fioroni,
aveva eliminato l’informatica dalle indicazioni nazionali per
il curricolo (ovvero dai programmi scolastici, decisi dalla
commissione presieduta allora dal professor Mauro Ceruti),
scegliendo di inserire l’uso delle tecnologie nell’ambito
dello studio delle tradizionali discipline. “L’informatica si
impara imparando”, dichiarò all’epoca. Come a dire che il
valore aggiunto dell’informatica sta soprattutto nella sua
capacità di facilitare i processi di apprendimento tramite
l’utilizzo di immagini e di lunguaggi che al giorno d’oggi
fanno, quasi “naturalmente” parte delle mappe cognitive degli
studenti. Uno skill  che anche l’attuale governo sembra
considerare fondamentale.

“Lo studio dell’informatica rimane parte integrante del
percorso formativo nella scuola di ogni ordine e grado – ci tiene
a precisare Mariastella Gemini -. L’insegnamento
dell’informatica svolge un ruolo trasversale interagendo con
tutte le altre materie. Agli insegnanti verranno progressivamente
messi a disposizione strumenti che possano facilitare questo
processo”.

Un esempio concreto? “L’uso delle Lim, appunto, che
garantiscono un elevato livello di interazione e un alto grado di
interdisciplinarietà. Oppure ancora la possibilità di scaricare
i libri di testo tramite Internet e sfruttare fino in fondo le
potenzialità dell’e-learning e della formazione a distanza”,
risponde la titolare dell’Istruzione. Ma i dati sulla tipologia
di connessione, sempre contenuti nel report del ministero, non
sono confortanti. Solo il 56% degli istituti italiani può
contare su velocità superiori ai 640 Kb/sec (la maggior parte di
essi sceglie un collegamento Adsl). L’altra parte – ovvero il
44% –  non è ancota dotata di reti veloci. Le potenzialità
degli strumenti informatici rischiano di rimanere inespresse se
non si agisce sul digital gap che attanaglia il Paese.

 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati