INNOVAZIONE

Casa delle tecnologie emergenti, Genova si candida

Il Comune alla guida di una cordata che comprende Job Centre, Università, Cnr, Iit, Tim, i poli di ricerca e innovazione liguri e Digital Tree Innovation Habitat. Il sindaco Marco Bucci: “Sistema di eccellenza che punta sul know how di tutti coloro che lavorano nella blue economy”

Pubblicato il 18 Set 2020

A. S.

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“A Genova vogliamo presentare un sistema di eccellenza che punta sul know how di tutti coloro che lavorano nell’ambito della blue economy, da marinai agli spedizionieri, dagli avvocati marittimisti al turismo, e potenziarli grazie alla casa delle tecnologie e a innovazioni come il 5G e il BlueMed, il cavo sottomarino in multifibra per trasportare dati. Stiamo andando verso un’era in cui queste cose saranno fondamentali”. Così Marco Bucci (nella foto), sindaco di Genova, presenta la candidatura della città per ospitare la Casa delle tecnologie emergenti, partecipando al bando del Ministero per lo Sviluppo economico attraverso il quale sono stati messi complessivamente a disposizione 25 milioni di euro per creazione di infrastrutture immateriali il cui scopo è sostenere il trasferimento tecnologico verso le Pmi con l’utilizzo di blockchain, Iot e intelligenza artificiale. La presentazione del progetto è avvenuta nel salone di rappresentanza del Comune, e prevede l’implementazione di biosensori e droni per il monitoraggio ambientale, boe intelligenti per le operazioni nei terminal, realtà aumentata per portare avanti le manutenzioni su navi e strutture, big data e altro ancora.

La prima “casa delle tecnologie” era stata avviata lo scorso anno a Matera, e oggi il Comune di Genova è capofila di una cordata che per il nuovo progetto comprende anche centri di ricerca, poli di innovazione, incubatori e aziende: Job Centre, Università, Cnr, Iit, Tim, i poli di ricerca e innovazione liguri e Digital tree innovation habitat.

La candidatura prevede la richiesta al ministero dello Sviluppo economico di 5,3 milioni di finanziamento a cui se ne aggiungeranno altri 1,8 come cofinanziamento da parte dei soggetti coinvolti. Il centro nevralgico della “casa delle tecnologie” sarà palazzo Verde, ai magazzini dell’Abbondanza del porto antico, futura sede del Genova Blue District, ma il progetto prevede una diramazione in laboratori, prototipi utilizzati in ambiente aperto e sperimentazioni.

Alla presentazione della candidatura hanno preso parte anche Marco Invernizzi, prorettore per la Ricerca e il trasferimento tecnologico dell’Università di Genova, Claudio Pellegrini, responsabile Sales public sector di Tim e Remo Pertica, presidente del polo ligure per la ricerca e l’innovazione Sistemi intelligenti integrati.

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