IN BORSA

Aim Italia, le Ipo tornano a crescere nel 2021: in spolvero il “technology”

I dati di Bdo evidenziano per i primi sei mesi dell’anno un forte segnale di ripresa delle nuove quotazioni: +37% da gennaio a giugno rispetto al -7% dell’intero 2020. Superato l’impatto del Covid. In aumento operazioni e raccolta media. Tredici le nuove ammissioni da gennaio

Pubblicato il 04 Ott 2021

A. S.

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Il segmento Aim di Borsa Italiana dà nel primo semestre 2021 forti segnali di ripresa dopo un 2020 segnato dall’impatto della pandemia da Covid-19. La crescita registrata da gennaio è infatti del 37,8%, un dato significativo se si considera che l’interno 2020 aveva segnato un -7%. A evidenziarlo è uno studio pubblicato da Bdo Italia, società specializzata in consulenza e revisione aziendale, che sottolinea come da gennaio le nuove immissioni sul listino siano state tredici, contro le tre del primo semestre 2020, e abbiano superato le dodici dei primi sei mesi del 2019. Due titoli sono inoltre stati protagonisti di un translisting, cioè di un passaggio dal segmento Aim Italia al listino principale.

Quanto ai singoli settori, nei primi sei mesi del 2021 si è messo in evidenza il comparto “technology”, che è quello che conta sulla capitalizzazione più elevata e oggi rappresenta circa il 26% della capitalizzazione complessiva delle quotazioni avvenute nel semestre, precedendo “Industrials” (21%) e “Consumer Discretionary” (17%). Quattro delle nuove Ipo del 2021 riguardano inoltre il settore tecnologico, quindi circa una su quattro, che ne fanno il verticale con il più alto numero di nuovi listing, oltre che il settore con la capitalizzazione totale delle nuove quotazioni più alta, pari ad €250 milioni, approssimativamente il 39% del totale. In termini di rendimento di capitalizzazione, al 30 giugno  2021 rispetto alla data di Ipo nei primi sei mesi dell’anno è stato pari al 23%.

Considerando più in generale la capitalizzazione del segmento, al 30 giugno 2021 ammontava a 8.1 miliardi di euro, contro i 5,9 miliardi del primo semestre 2020, con una raccolta media delle Ipo (escluse le Spac) pari a 6,8 milioni di euro. Il flottante medio delle quotazioni è del 33,6% (era stato il 25,4% da gennaio a giugno 2020). Su scala regionale la Lombardia è la regione da cui proviene il maggior numero di aziende che ha affrontata la quotazione sull’Aim e rappresenta il 53,8% del totale, poi Lazio (23,1%), Veneto (15,4%) ed Emilia-Romagna (7,7%).

“I primi sei mesi del 2021 hanno registrato un consolidamento della ripresa del mercato Aim, sia sotto il punto di vista della performance, sia da quello del numero delle quotazioni, a testimonianza della volontà di crescita delle piccole e medie imprese italiane, che intendono sfruttare nel miglior modo possibile la ripartenza post-pandemia – sottolinea Manuel Coppola, Partner Audit & Assurance Bdo Italia – Le nostre previsioni ci rendono ottimisti anche per il secondo semestre, nel corso del quale ci aspettiamo un’attenzione crescente ai temi Esg anche grazie all’ingresso di Borsa Italiana nel gruppo Euronext, che amplierà il network di investitori istituzionali e la liquidità sul listino milanese dedicato alle Pmi con alto potenziale di crescita anche grazie alle potenziali future sinergie con gli Smes Euronext Growth”.

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